Fiction su Giovanni Paolo II in onda su “Canale 5” nell’anniversario dell’attentato

“Karol, un papa rimasto uomo” sarà proiettato il 10 e 11 maggio

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ROMA, mercoledì, 10 maggio 2006 (ZENIT.org).- A quasi venticinque anni dall’attentato a Giovanni Paolo II, avvenuto il 13 maggio 1981 in Piazza San Pietro, “Canale5” manderà in onda, la sera del 10 e del 11 maggio, la seconda puntata di una fiction televisiva che svela alcuni dettagli inediti della vita di Papa Wojtyla.

La miniserie, intitolala “Karol, un papa rimasto uomo”, è stata prodotta da Pietro Valsecchi per la “Taodue” e “Mediaset” e diretta da Giacomo Battiato. La colonna sonora è firmata da Ennio Morricone. Mentre ad interpretare Giovanni Paolo II è ancora l’attore polacco Piotr Adamczyk, già protagonista della prima miniserie.

Proiettata in anteprima mondiale lo scorso 30 marzo in Vaticano, alla presenza di Benedetto XVI (cfr. zenit, 31 marzo 2006 http://www.zenit.org/italian/visualizza.php?sid=7570), essa racconta la storia di Karol Wojtyla a partire dall’elezione al soglio pontificio.

Nella fiction vengono descritti anche alcuni particolari inediti sui momenti immediatamente successivi all’attentato in Piazza San Pietro.

In base al racconto del medico di Wojtyla, Renato Buzonetti – che ha collaborato con gli sceneggiatori – si scopre che immediatamente dopo l’attentato del 13 maggio, la macchina che portava il Papa fece un lungo giro, dietro la Basilica di San Pietro, prima che lo stesso dottore potesse visitare Giovanni Paolo II sdraiato a terra, e decidesse di ricoverarlo d’urgenza al policlinico Gemelli.

Il film non avanza alcuna congettura su chi possa aver armato la mano di Alì Agca, il terrorista appartenente al gruppo “dei Lupi Grigi” artefice dell’attentato, ma mette in chiara evidenza il ruolo del Kgb.

“Abbiamo riascoltato l’appello iniziale del suo Pontificato risuonato nel corso degli anni tante volte: ‘Aprite le porte a Cristo! Non abbiate paura!’”, ha affermato Papa Benedetto XVI alla folta platea di ospiti presenti nella sala Nervi, a conclusione della proiezione.

“Lo scorrere delle immagini – ha poi proseguito – ci ha mostrato un Papa immerso nel contatto con Dio e proprio per questo sempre sensibile alle attese degli uomini”.

“Il film ci ha fatto idealmente ripensare ai suoi viaggi apostolici in ogni parte del mondo; ci ha dato modo di rivivere i suoi incontri con tante persone, con i Grandi della terra e con semplici cittadini, con illustri personaggi e persone sconosciute”.

“Tra tutti merita una menzione speciale l’abbraccio con Madre Teresa di Calcutta, legata a Giovanni Paolo II da un’intima sintonia spirituale. Impietriti, come se fossimo presenti, abbiamo riudito gli spari del tragico attentato in Piazza San Pietro del 13 maggio 1981”, ha ricordato.

Da questo film emerge “la figura di un instancabile profeta di speranza e di pace, che ha percorso i sentieri del globo per comunicare il Vangelo a tutti”, aveva quindi aggiunto.

[Per leggere l’intervista di ZENIT a Gianfranco Svidercoschi, autore della pellicola “Karol, un Papa rimasto uomo”: ZENIT, 31 marzo 2006]

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ZENIT Staff

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