Cina: muore il Vescovo Chang, per quasi un quarto di secolo in prigione perché fedele al Papa

Ha affidato al Cuore Immacolato di Maria la protezione della sua diocesi di Hanyang

Print Friendly, PDF & Email
Share this Entry

HANYANG, giovedì, 13 ottobre 2005 (ZENIT.org).- A 90 anni d’età, il Vescovo “clandestino” Peter Chang (Zhang) Bai Ren – di Hanyang, nella provincia cinese centro-orientale dell’Hebei –, la cui lealtà al Papa gli è costata 24 anni di prigione, è morto mercoledì per una malattia cardiaca.

In un comunicato inviato a ZENIT, “The Cardinal Kung Foundation” ha confermato la notizia e ha fornito il racconto della sua persecuzione scritto dallo stesso presule.

Il Vescovo Chang è nato il 14 febbraio 1915; nel 1926 è entrato in Seminario e dieci anni dopo nel Seminario maggiore. Laureato in Teologia presso il Pontificio Collegio Urbano di Roma, è stato ordinato sacerdote il 19 dicembre 1942, per poi essere consacrato nel 1986.

Il presule ricordava nei suoi scritti risalenti al 1997: “Quando sono arrivato nella diocesi di Hanyang il 16 gennaio 1953 (…) ho offerto solennemente la mia diocesi al Cuore Immacolato (di Maria) e le ho chiesto due favori: che la nostra diocesi si liberasse dalla peste della riforma religiosa contro il Papa di Roma e che io, il più debole degli uomini, non fossi un Giuda…”.

“Quarantacinque anni di severa persecuzione sono trascorsi da quando ho offerto la nostra diocesi al Cuore Immacolato. I fatti provano che il Cuore Immacolato ci ha concesso i due favori che avevamo chiesto”, riconosceva.

Per la sua lealtà al Papa, il presule ha subito 24 anni di privazione di libertà tra il 1955 e il 1979 per mano delle autorità cinesi.

Nei suoi scritti di otto anni fa, aggiungeva: “Il 13 settembre 1955, quando i poliziotti, puntandomi contro le loro armi, mi minacciarono perché rinunciassi al Papa di Roma, dissi loro direttamente: ‘Sparatemi, ma non rinuncerò al Papa’. Non mi spararono, ma ho trascorso 24 anni in prigione e ho lavorato come uno schiavo nei campi di lavoro”.

In Cina il Governo permette la pratica religiosa solo con personale riconosciuto e in luoghi registrati presso l’Ufficio per gli Affari Religiosi e sotto il controllo dell’“Associazione Patriottica”. Da ciò deriva la differenza tra una Chiesa “ufficiale” e i fedeli della Chiesa “clandestina”che cercano di sottrarsi al suddetto controllo per obbedire direttamente al Papa.

“The Cardinal Kung Foundation” (www.cardinalkungfoundation.org) è stata creata dal Cardinale Ignatius Kung Pin-mei (morto nel marzo del 2000 a 98 anni), Vescovo di Shanghai, costretto nel 1987 a fuggire in esilio insieme al nipote negli Stati Uniti.

Con sede a Stamford (Connecticut, U.S.A.), la fondazione si dedica alla promozione della libertà religiosa della Chiesa cattolica in Cina.

Print Friendly, PDF & Email
Share this Entry

ZENIT Staff

Sostieni ZENIT

Se questo articolo ti è piaciuto puoi aiutare ZENIT a crescere con una donazione