Lo ha reso noto il portavoce del Patriarcato, Dositeos Anagnostopoulos, specificando che l’invito è stato rivolto al Santo Padre agli inizi del maggio scorso, ha sottolineato l’agenzia missionaria “Misna”.
Già la settimana scorsa i media si facevano eco del quotidiano turco “Vatan”, che nell’edizione del 3 luglio scriveva sulla visita a novembre di Benedetto XVI al Patriarcato ecumenico di Costantinopoli, un annuncio fatto da Bartolomeo I durante una Messa da lui presieduta in di recente.
L’Arcivescovo del Patriarcato di Costantinopoli in Italia, Gennadios, ha reagito all’annuncio del viaggio del Papa affermando che “sarebbe una tappa molto importante nelle relazioni tra le due chiese sorelle di Costantinopoli e di Roma” e che “darebbe un vigoroso slancio spirituale e morale per il dialogo ecumenico”, secondo quanto racolto da “Adnkronos”.
Giovedì scorso, al termine dell’udienza con il Papa in Vaticano, il Primo Ministro irlandese Bertie Ahern ha dichiarato alla stampa che Benedetto XVI gli aveva confidato personalmente di stare “valutando la possibilità di andare ad Istanbul” per incoraggiare una maggiore unità della fede cristiana, cita “Reuters”.
Com’è abitudine, il 29 giugno scorso, all’Eucaristia presieduta dal Papa nella Basilica di San Pietro in Vaticano in occasione della solennità dei Santi apostoli Pietro e Paolo, fondatori della Chiesa di Roma, era presente anche una delegazione inviata dal Patriarca ecumenico di Costantinopoli Bartolomeo I, “primus inter pares” tra le Chiese ortodosse.
Ha guidato la delegazione il metropolita di Pergamo Ioannis (Zizioulas). Il giorno successivo, durante l’udienza che ha concesso ai suoi ospiti ortodossi, Benedetto XVI ha affermato: “Si avverte la necessità di unire le forze e non risparmiare le energie, affinché il dialogo teologico ufficiale, iniziato nel 1980, tra la Chiesa cattolica e le Chiese ortodosse nel loro insieme, riprenda con rinnovato vigore”.
Due giorni dopo l’udienza, il Cardinale Walter Kasper – Presidente del Pontificio Consiglio per la Promozione dell’Unità dei Cristiani – ha confermato che nell’autunno prossimo verrà riannodato il dialogo teologico internazionale tra la Chiesa ortodossa e quella cattolica, portato avanti attraverso una Commissione Mista Internazionale Cattolico-Ortodossa della quale fanno parte rappresentanti della Chiesa cattolica e di varie Chiese ortodosse.
L’anno scorso Bartolomeo I stesso aveva assistito all’Eucaristia del 29 giugno, presieduta da Giovanni Paolo II, per commemorare i quarant’anni dello storico abbraccio tra Papa Paolo VI e il Patriarca ecumenico Atenagora I a Gerusalemme nel gennaio 1964, mentre aveva luogo il Concilio Ecumenico Vaticano II.
Il 7 dicembre 1965, un giorno prima del termine del Concilio, Paolo VI e Atenagora I siglarono una dichiarazione congiunta con cui deploravano e cancellavano i rispettivi anatemi – pronunciati nel 1054 –, dai quali ha avuto origine lo scisma tra le Chiese d’Oriente e quella d’Occidente.
Benedetto XVI dovrebbe contraccambiare la recente visita della delegazione ortodossa inviando a sua volta una delegazione speciale alla sede del Patriarcato di Costantinopoli in occasione della festa di Sant’Andrea – fondatore della Chiesa a Costantinopoli e fratello di San Pietro, Vescovo di Roma –, il 30 novembre. Le ultime notizie, tuttavia, affermano che il Papa potrebbe compiere questo gesto personalmente.
Concludendo la sua visita a Roma l’anno scorso, il Patriarca di Costantinopoli Bartolomeo I ha invitato Giovanni Paolo II a visitare la sede del Patriarcato ecumenico. Il Pontefice ha accettato con piacere la proposta di visitare le sede del Patriarcado, che si trova a Fanar (Istanbul, Turchia).
L’ultima volta che la Turchia ha ricevuto la visita di un Romano Pontefice è stata dal 28 al 30 novembre 1979, quando, dopo poco più di un anno dalla sua elezione alla sede petrina, Giovanni Paolo II si recò ad Ankara, ad Istanbul – dove partecipò alla solenne celebrazione in onore di Sant’Andrea –, Efeso e Smirne.
Così facendo Papa Giovanni Paolo II si era incamminato sulle orme di Paolo VI – che a sua volta si era recato in Turchia alla fine del 1967 – con un pellegrinaggio orientato a continuare con rinnovato impegno lo sforzo verso l’unità di tutti i cristiani, a mostrare l’importanza che la Chiesa cattolica dà al rapporto con le venerabili Chiese ortodosse e ad esprimere il suo affetto sincero nei confronti di tutte quelle Chiese e i loro Patriarchi, soprattutto per il Patriarcato ecumenico. L’anno successivo iniziò il dialogo teologico ufficiale.