CITTA’ DEL VATICANO, lunedì, 4 luglio 2005 (ZENIT.org).- Benedetto XVI ha appoggiato pubblicamente l’opera svolta dai Vescovi cattolici dello Zimbabwe a favore della riconciliazione e il loro appello alla giustizia nel Paese.

Il Santo Padre ha affrontato il tema della situazione della Chiesa nel Paese presieduto da Robert Mugabe ricevendo questo sabato i Vescovi cattolici a conclusione della loro visita quinquennale “ad limina Apostolorum”.

“Le recenti elezioni nello Zimbabwe sono state la base di quello che spero sia un nuovo inizio nel processo di riconciliazione nazionale e nella ricostruzione morale della società”, ha affermato il Papa.

“Apprezzo il significativo contributo al processo elettorale che avete offerto ai fedeli cattolici e a tutti i cittadini con la vostra Dichiarazione Pastorale Congiunta dell’anno scorso”, ha aggiunto.

“Come avete giustamente affermato in questa dichiarazione, la responsabilità per il bene comune esige che tutti i membri della Chiesa lavorino insieme per gettare solide basi spirituali e morali per il futuro della Nazione”, ha spiegato il Santo Padre.

Nel documento, i Vescovi hanno chiesto al Governo di garantire la libertà di stampa e ai mezzi di comunicazione di diventare osservatori della situazione dei diritti umani e di informare attenendosi alla verità e con onestà.

Nel discorso rivolto ai presuli in inglese, il Santo Padre ha anche espresso il proprio sostegno alla lettera pastorale da loro scritta, dal titolo “Il grido dei poveri”.

Nel documento, la Conferenza Episcopale ha denunciato la brutalità delle operazioni avviate dal governo locale il 19 maggio scorso nella demolizione di baracche, con il pretesto di liberare le città dal mercato nero e dagli abusi edilizi, e la situazione di abbandono in cui si sono trovate moltissime famiglie.

Con questa lettera, ha affermato il Pontefice ai presuli, “avete permesso che la saggezza del Vangelo e la ricca eredità della dottrina sociale della Chiesa avessero un’influenza nel pensiero e nei giudizi pratici dei fedeli, sia nella loro vita quotidiana che nel loro sforzo per agire come membri corretti della comunità”.

Nell’esercizio del loro ministero, il Papa ha esortato i Vescovi “a continuare ad offrire una guida chiara ed unita, basata su un’indistruttibile fede in Gesù Cristo”.

Nonostante le “difficoltà del momento presente”, il Santo Padre ha constatato con gioia che “la Chiesa nello Zimbabwe può rallegrarsi per la presenza di molte comunità vibranti per la loro fede, per un significativo numero di vocazioni al sacerdozio e alla vita religiosa e per la presenza di laici impegnati nei vari apostolati”.

Dei 12.700.000 abitanti dello Zimbabwe, l’8,5% è cattolico.