Bilancio Consuntivo Consolidato della Santa Sede per l’anno 2004

Presentazione del Cardinal Sebastiani

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CITTA’ DEL VATICANO, lunedì, 11 luglio 2005 (ZENIT.org).- Pubblichiamo l’intervento pronunciato dal Cardinale Sergio Sebastiani, Presidente della Prefettura degli Affari Economici della Santa Sede, nel corso della conferenza stampa di presentazione del Bilancio Consuntivo Consolidato della Santa Sede per l’anno 2004.

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Con i miei più stretti collaboratori mi pregio di presentare, come di consueto, il Bilancio Consuntivo Consolidato della Santa Sede per l’esercizio 2004. Trattandosi di un bilancio consolidato, in esso sono rappresentati unitariamente i costi ed i ricavi di tutte le amministrazioni pontificie che entrano nell’area di consolidamento. Si tratta in particolare dell’Amministrazione del Patrimonio della Sede Apostolica (APSA), che provvede in toto alle operazioni amministrative degli uffici della Curia Romana; della Congregazione per l’Evangelizzazione dei Popoli, della Camera Apostolica, della Radio Vaticana, del Centro Televisivo Vaticano, de L’Osservatore Romano – Tipografia Vaticana e della Libreria Editrice Vaticana.

La buona notizia del presente bilancio del conto economico è che, dopo tre anni in cui abbiamo avuto un esito sfavorevole, il 2004 si è chiuso in nero! Infatti esso presenta un avanzo di 3.081.820 euro con un miglioramento di circa 12,7 milioni di euro nei confronti del precedente esercizio.

Passo ora ad analizzare le principali voci del bilancio economico che sono espresse, per ragioni di affinità, nei seguenti quattro settori:

1) Attività istituzionali. Questo settore ingloba tutti i Dicasteri della Curia Romana: Segreteria di Stato, Rappresentanze Pontificie, Congregazioni Romane, Pontifici Consigli, il Sinodo dei Vescovi ed altri uffici. Trattandosi di organismi che assistono da vicino il Santo Padre nella sua missione di Pastore universale a servizio delle Chiese locali, come anche a beneficio dell’umanità come operatore di pace nel mondo, essi non producono in genere ricavi. Da qui il senso della prescrizione canonica del can. 1271 che invita i Vescovi a venire incontro liberamente alle necessità della Santa Sede per sostenerne l’attività, così come il can. 1263 prescrive alle parrocchie di sostenere l’attività della Curia diocesana. Nel 2004, oltre ad altri introiti di minore entità, la massa oblativa proveniente da Conferenze Episcopali, diocesi, istituti religiosi, fedeli ed Enti vari è passata da 73,4 milioni di euro del 2003 a 73,3 milioni, quindi sostanzialmente immutata, anche se l’incremento dell’euro sul dollaro americano ha ridotto, in pratica, il valore dei contributi. Quanto ai costi dell’intero settore, c’è stato un incremento: da 99,4 milioni di euro del 2003 si è passati a 101,6 milioni. L’aumento è dovuto principalmente al costo del personale che, a partire dal 1° gennaio 2004, ha avuto un aumento degli stipendi nella misura del 9%, per altro compensato da minori costi da parte delle Rappresentanze Pontificie. Pertanto questo importante settore si è chiuso con un disavanzo pari a 23,2 milioni di euro, in aumento rispetto al disavanzo istituzionale del 2003 attestatosi su 19,7 milioni di euro.

2) Attività finanziaria. In questo settore sono raccolte le attività finanziarie delle amministrazioni consolidate, specialmente quelle della Sezione Straordinaria dell’APSA (Amministrazione del Patrimonio della Sede Apostolica). A differenza del precedente esercizio che registrò un risultato negativo di 11,6 milioni di euro, nel 2004 questo settore è tornato in nero poichè si è chiuso con un avanzo di 6,1 milioni di euro, con un miglioramento di circa 17,7 milioni. Ciò è stato possibile a causa di una migliore congiuntura di mercati finanziari verificatosi nel corso del 2004. All’interno del settore le perdite delle fluttuazioni di corso e di cambio, che nel 2003 fu di 35,8 milioni di euro, nel 2004 è di 15 milioni, mentre gli utili delle negoziazioni titoli sono passati da un anno all’altro ad un saldo attivo di 5,8 milioni di euro ad 1,8 milioni.

3) Il settore immobiliare ha ottenuto un risultato netto di 24,9 milioni di euro, superiore a quello registrato nel 2003 quando si attestò a circa 22,4 milioni. In sostanza il buon risultato è dovuto a plusvalenze per alcune alienazioni d’immobili. Nell’esercizio in esame i costi complessivi sono stati circa 28,3 milioni di euro, mentre i ricavi hanno raggiunto i 53 milioni di euro.

4) Attività delle istituzioni mediatiche collegate alla Santa Sede. Come sapete si tratta della RadioVaticana, della Tipografia Editrice – L’Osservatore Romano, del Centro Televisivo Vaticano e della Libreria Editrice Vaticana. Questo settore ha chiuso con un saldo negativo di 4,3 milioni di euro (superiore a circa 3 milioni rispetto a quello del precedente esercizio). Infatti complessivamente i costi hanno raggiunto 45,2 milioni di euro, mentre nel 2003 furono di 41,9 milioni; ed i ricavi si mantengono sostanzialmente pari ai 40 milioni di euro. Com’è noto, tra i ricavi sono compresi contributi destinati alla Radio Vaticana da parte di organismi esterni al consolidato.

L’ultima voce del conto economico riguarda costi e ricavi diversi con un saldo passivo di 546 mila euro, che raccoglie sopravvenienze attive e passive dell’esercizio.

Il bilancio è stato sottoposto prima all’esame del Consiglio dei Revisori Internazionali e poi al Consiglio dei Cardinali per lo studio dei problemi organizzativi ed economici della Santa Sede. Il 2 c.m. ho avuto l’onore di presentarlo al Santo Padre. Ora esso sarà tradotto nelle diverse lingue ed inviato a tutti i Vescovi ed ai Superiori Maggiori degli Istituti Religiosi maschili e femminili.

Siamo ora a vostra disposizione per rispondere alle vostre domande.

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ZENIT Staff

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