In una intervista pubblicata dal settimanale “Famiglia Cristiana” (n. 13 -27 marzo 2005) il Cardinale ha ribadito che “l’indicazione della non partecipazione al voto ci è sembrata essenziale per raggiungere seriamente un risultato”.
In alcuni ambienti cattolici, l’invito del Presidente della CEI è sembrato una ingerenza e un modo di trattare gli elettori come non adulti.
In merito a queste critiche Ruini ha spiegato: “La nostra indicazione è rivolta a tutti gli elettori, non solo cattolici. E poi non solo noi Vescovi, ma anche tanti altri, partiti, forze sociali e culturali, giornali, hanno dato indicazioni di voto: non per questo si è detto che trattano gli elettori o i lettori da minorenni”.
“Inoltre – ha sottolineato il Vicario Generale del Papa per la Diocesi di Roma – la teoria che la Chiesa possa dare indicazioni concrete su comportamenti pubblici, quando sono in gioco valori molto importanti, non è un fatto nuovo: lo ha sempre fatto”.
Nell’intervista a “Famiglia Cristiana”, Ruini ha annunciato la pubblicazione del saggio “Nuovi segni dei tempi” (ed. Mondatori) in libreria dal 29 marzo, in cui il Presidente della CEI fa una valutazione globale degli eventi che vanno dalla contestazione del 1968, al disfacimento del blocco sovietico, alla crescente globalizzazione, alla rivoluzione informatica e biotecnologia, fino al terrorismo islamico e l’emergere di nuovi protagonisti come la Cina e l’India.
Nel saggio Ruini affronta il problema dell’identità dell’uomo contemporaneo, mettendo a fuoco il cambiamento della visione antropologica e spiegando le risposte che la Chiesa deve fornire.
L’intervista del cardinale Ruini a “Famiglia Cristiana” è stata subito colta da Massimo D’Alema, Presidente dei Democratici di Sinistra, il quale nel corso del programma televisivo “Porta a Porta” andato in onda su “Rai Uno” il 22 marzo, ha detto che: “Le direttive della CEI rivelano un certo nervosismo, come se i Vescovi sentissero la Chiesa assediata. Questo non è vero”.
D’Alema ha sostenuto che “la Chiesa fa propaganda” ed ha aggiunto: “L’astensione è legittima ma, alla CEI, consiglierei maggiore prudenza e fiducia nel buonsenso dei cattolici italiani”.
A D’Alema ha prontamente replicato Luisa Santolini, Presidente del Forum Nazionale delle Associazioni Familiari ed esponente del Comitato “Scienza & vita” per la Legge 40/2004.
In un comunicato diffuso dal Comitato “Scienza & vita” (23 marzo 2005) la Santolini ha sostenuto: “Altro che prudenza. Quando è in gioco il futuro dell’uomo, servono saggezza e coraggio. Esattamente quello di cui stanno dando testimonianza i Vescovi italiani con il loro Presidente Camillo Ruini”.
Circa l’invito alla prudenza la Santolini ha quindi sottolineato: “Forse D’Alema non ha colto la portata epocale di quanto sta avvenendo. E’ in gioco il futuro dell’uomo e nel referendum si dispiega una sfida antropologica che interpella credenti e non credenti italiani. Proprio per questo il cardinale Ruini si appella ai ‘non cattolici’ perché è giustamente convinto che siano tanti i non credenti che condividono le ansie di un futuro a immagine dell’uomo, di cui l’embrione è promessa e certezza”.
“Altro che nervosismo – ha aggiunto la Presidente del Forum Nazionale delle Associazioni Familiari – la CEI ha pienamente diritto di interpellare le coscienze di tutti in nome della comune umanità e del rispetto dei diritti della vita nascente”.
“Altro che propaganda lo stesso Comitato ‘Scienza & vita’ ha fatto la scelta di offrire a tutti i cittadini italiani le ragioni scientifiche, etiche e giuridiche che spingono a difendere con l’astensione una legge approvata da una larga maggioranza parlamentare. Dunque una campagna di informazione e formazione”.
“Infine a Ruini va il nostro ringraziamento per aver intercettato la comune domanda di senso che ha pervaso tutto il mondo cattolico, associazioni e movimenti, nella difesa del primato della vita”, ha poi concluso la Santolini.