LONDRA, giovedì, 17 marzo 2005 (ZENIT.org).- Le notizie in base alle quali l’Arcivescovo di Westminster, il cardinal Cormac Murphy-O’Connor, starebbe sostenendo il Partito Conservatore in vista delle prossime elezioni sono estremamente esagerate, ha affermato il suo ufficio stampa.
Le notizie sono nate sulla scia della pubblicazione, lunedì, di un documento pre-elettorale dei Vescovi di Inghilterra e Galles che criticava la posizione del Partito Laburista sull’aborto.
Il quotidiano “The Times”, ad esempio, ha scritto: “La Chiesa Cattolica Romana ha fatto un drammatico ingresso nella campagna elettorale ieri sostenendo la posizione relativa all’aborto di Michael Howard e ritirando il suo sostegno tradizionale” ai Laburisti.
Quest’oggi l’Ufficio per gli Affari Pubblici dell’Arcivescovo ha emesso un riassunto dei punti elaborati dal prelato, adattato in questa sede.
Sta sostenendo il Partito Conservatore?
Cardinal Murphy-O’Connor: Assolutamente no. I Vescovi ed io non stiamo sostenendo alcun partito. Abbiamo emesso un documento prima della diffusione del programma dei partiti in cui si spiega chiaramente quali sono le questioni che la Chiesa Cattolica ritiene importanti. Crediamo che questi argomenti dovrebbero avere un grande impatto sulla coscienza dei cattolici e di tutti gli elettori al momento del voto.
Gli argomenti sono vari. Crediamo che le questioni riguardanti la vita – aborto, eutanasia, ricerca sulle cellule staminali – siano fondamentali. Anche un maggiore accordo a favore dei poveri del mondo ed il rispetto dei diritti e della dignità dei migranti sono questioni che riguardano la vita – sono tutti relativi alla dignità della persona umana. Crediamo che anche il trattamento dei migranti e le condizioni dei poveri del mondo siano argomenti fondamentali, come la cura dell’ambiente e le condizioni di sovraffollamento delle prigioni.
I Vescovi dicono sempre agli elettori cattolici prima delle elezioni: pensate a tutte queste cose. Le elezioni non dovrebbero essere quasi mai referendum su singole questioni.
State intervenendo in politica?
Cardinal Murphy-O’Connor: Sicuramente, perché c’è un punto in cui la religione e la politica si incontrano. Ci sono questioni morali che interessano il bene della società sulle quali io, come leader religioso, non posso rimanere in silenzio, perché il Vangelo non tace a riguardo.
Lodando l’appello di Michael Howard (leader dei Tories, il Partito
Conservatore inglese) per la riduzione del tempo limite relativo all’aborto, non sta inviando un messaggio subliminale ai cattolici perché votino per il Partito Conservatore?
Cardinal Murphy-O’Connor: Quando ho lodato l’appello del signor Howard, ho anche lodato il Governo per le sue iniziative di lotta contro il debito e la povertà. Non ho mai inviato messaggi subliminali. Il mio messaggio ai partiti politici è esplicito: per favore, prendete sul serio questi argomenti quando preparate i vostri programmi.
Non sta almeno dicendo che i Conservatori riflettono la posizione della Chiesa sull’aborto?
Cardinal Murphy-O’Connor: Ho apprezzato l’appello del signor Howard per la riduzione del tempo limite per l’aborto come un passo nella giusta direzione, così come ho apprezzato qualsiasi appello di questo genere proveniente da un politico, indipendentemente da quale fosse il suo partito.
Questo non è un argomento da partito politico: nella Camera dei Comuni la questione dell’aborto è in genere lasciata al voto libero. Molti deputati del Partito Laburista e del Partito Liberale sarebbero d’accordo con le recenti osservazioni del signor Howard, così come molti deputati di ogni partito hanno apprezzato l’appello lanciato l’anno scorso dal Primo Ministro per la revisione della legge sull’aborto.
Nessuno dei nostri partiti ha una posizione adeguata relativamente all’aborto.
Sono comunque contento del fatto che la questione sia ormai oggetto di dibattito pubblico. C’è un cambiamento nel modo in cui si considera pubblicamente l’aborto e i partiti politici hanno iniziato a rilevarlo. La gente crede che ci siano troppi aborti, che siano troppo a portata di mano e che vengano praticati troppo tardi. Spero che la questione possa essere ora affrontata dai nostri leader politici.
Spero anche che i migranti e i rifugiati non diventino strumenti politici. Mi auguro che riusciremo a trasformare le nostre carceri in veri luoghi di recupero e che la cura del nostro pianeta e del suo futuro trovino un posto nel programma dei partiti.
Vorrei che queste elezioni riguardassero le grandi questioni morali che il nostro Paese deve affrontare, così come quelle minori che interessano la vita quotidiana della gente. Non sto dicendo alla gente di votare per questo o per quel partito. Sto chiedendo ai partiti di ascoltare la voce della Chiesa al momento di elaborare i loro programmi. E sto chiedendo agli elettori di considerare questi argomenti nella loro coscienza, perché sono questioni che interessano profondamente ciò che siamo come società e il motivo per il quale esistiamo. Spero che ognuno ascolterà con attenzione.
[La lettera dei vescovi può essere consultata su: www.catholic-ew.org.uk/election/]
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Mar 17, 2005 00:00