Cosa si aspettano i media dalla Chiesa?

Risponde il Direttore del settimanale francese “Le Point”

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CITTÀ DEL VATICANO, lunedì, 28 febbraio 2005 (ZENIT.org).- La Chiesa non ha nulla da nascondere, ha spiegato il Direttore del settimanale francese ”Le Point” , Franz-Oliver Giesbert, in un congresso tenutosi recentemente in Vaticano.

“Se certamente occorre preservare ciò che è sacro, per il resto la Chiesa non ha nulla da nascondere. Deve rendersi maggiormente presente nei mezzi di comunicazione, ma senza ingenuità, né carenze di professionalità, scegliendo sempre accuratamente il suo campo di intervento”, ha suggerito.

Giesbert è intervenuto rispondendo alla domanda “cosa si aspettano i media dalla Chiesa?”, nel simposio terminato lo scorso venerdì ed organizzato a Roma dal Pontificio Consiglio delle Comunicazioni Sociali sul tema “The Church and the Media: an Unlimited Future” (La Chiesa e i media: un futuro senza limiti)

Franz-Olivier Giesbert, nato a Delaware (Stati Uniti), è arrivato in Francia all’età di tre anni e dopo un’intensa vita letteraria e giornalistica, dirige oggi la rivista “Le Point”.

“Nonostante gli appelli del Papa all’evangelizzazione, mi pare che il clero viva troppo spesso chiuso in se stesso”, ha rimarcato.

“Mi viene voglia di dire loro: ‘non abbiate paura, non abbiate paura dei media che distorcono tutto, non abbiate paura di gridare le vostre verità al mondo’”, ha affermato.

Pur riconoscendo il proprio disinteresse personale per la televisione, ha ricordato che “tutti la guardano” e che per questo la Chiesa deve “far rumore”, nel miglior senso della parola, cioè deve farsi sentire.

La Chiesa “deve accettare di essere oggetto della stampa – ha affermato -. Oserei persino dire che questo spesso è un buon segno”.

Dopo il suo intervento, Giesbert ha spiegato a ZENIT che, “per comunicare è necessario scegliere bene il momento e spiegarsi bene”.

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ZENIT Staff

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