Sabato 5 marzo si celebrerà infatti in tutti i paesi del Vecchio Continente la III Giornata Europea degli Universitari, durante la quale è prevista una recita del rosario presieduta da Giovanni Paolo II, che si svolgerà in contemporanea in dieci cattedrali e santuari europei.
L’evento, il cui tema è “La ricerca intellettuale e scientifica via per incontrare Cristo”, è stato promosso dalla Sezione Catechesi-Università del Consiglio delle Conferenze Episcopali d’Europa (CCEE) e dal Comitato Europeo dei Cappellani Universitari, e organizzato dall’Ufficio per la Pastorale Universitaria del Vicariato di Roma.
Veglie di preghiera si svolgeranno contemporaneamente a Lisbona, Londra, Madrid, Berlino, Zagabria, Bucarest, Kiev, Tirana e Bari, e verranno trasmesse in mondovisione dal Centro Televisivo Vaticano (CTV).
L’evento sarà trasmesso da Radio Vaticana e Radio Maria, e in diretta a partire dalle 18.00 anche da Rai Due.
“Ci stiamo preparando coinvolgendo tutte la varie realtà ecclesiali che sono presenti in città, non solo i gruppi e i movimenti all’interno delle Università statali, ma anche le diverse realtà ecclesiali: l’Istituto Ecumenico S. Nicola, lo STIP dei Cappuccini e il Seminario Interregionale di Molfetta”, ha affermato a ZENIT padre Stefano Titta, principale organizzatore dell’evento a Bari.
“Con tutte queste diverse realtà abbiamo avuto un incontro organizzativo e di preghiera per renderci conto dell’importanza di questo evento per la nostra Chiesa locale e per la Chiesa italiana in cammino verso il Congresso Eucaristico Nazionale che si terrà a Bari dal 21 al 29 maggio 2005”.
Nello spiegare i temi affrontati nella pastorale universitaria, il religioso ha quindi aggiunto: “La grande questione del dialogo tra scienza e fede anima costantemente gli incontri che proponiamo sia a livello di approfondimento biblico, sia nei gruppi di giovani, sia nei piccoli laboratori culturali che vengono proposti”.
“A questo si aggiunge la sfida che le difficoltà del mondo pongono a chi vuol comprendere, con la scienza e con la fede, il senso della realtà: le tragedie delle guerre e del terrorismo, le catastrofi naturali, gli egoismi e le disuguaglianze del mondo ci costringono a non accontentarci del livello di conoscenza e di comprensione a cui siamo giunti”, ha continuato.
“Per una scelta precisa abbiamo pensato di non aggiungere nuovi incontri o seminari per preparare l’evento del 5 marzo e abbiamo preferito vivere la preparazione all’interno delle diverse proposte che già esistono”, ha affermato padre Titta.
Sulle aspettative per la veglia ha quindi dichiarato: “Certamente sarà un’esperienza eccezionale e quindi desideriamo viverla intensamente e con totale partecipazione, anche i brevi interventi che faremo all’interno della trasmissione, sono improntati alla gioia e al desiderio di essere sempre di più testimoni dell’amore di Dio nell’ambito universitario”.
“La presenza del nostro Arcivescovo, Monsignor Francesco Cacucci, che presiederà l’incontro da Bari, ci conferma nel nostro impegno e ci sostiene nel fare del nostro meglio perché l’Università corrisponda sempre meglio alla sua vocazione di fucina umana e scientifica e ognuno, studente, docente o impegnato nel settore tecnico-amministrativo, possa trovare al suo interno lo spazio per una formazione che sappia coniugare il rispetto per l’uomo con la sfida della conoscenza”, ha poi concluso.