E’ morta suor Lucia, “testimone” e “messaggera” di Maria

Era l’unica superstite dei tre pastorelli ai quali la Vergine apparve a Fatima

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COIMBRA, lunedì, 14 febbraio 2005 (ZENIT.org).- Suor Lucia dos Santos, ultima testimone delle apparizioni della Vergine Maria nella Cova da Iria a Fatima (Portogallo), si è spenta ieri nel Carmelo di Santa Teresa di Coimbra all’età di 97 anni.

Secondo il medico che l’aveva in cura, Branca Paúl, il motivo del decesso – avvenuto alle 17.25 ora di Lisbona (18.25 ora italiana) – è legato alla “debolezza propria dei 97 anni”. La veggente aveva sempre più difficoltà ad ingerire gli alimenti, tanto che nell’ultima settimana si era alimentata pochissimo.

Per la sua salma è stata allestita una camera ardente nel Carmelo, aperta per i fedeli dalle 7.00 alle 24.00.

Alle 16.30 di oggi nel santuario di Fatima si svolgerà una celebrazione solenne in sua memoria. Lo stesso accadrà alle 11.00 di mercoledì, giorno in cui nella Sé (Cattedrale) nuova di Coimbra si svolgeranno i funerali. Dopo la Messa, prevista per le ore 16.00, il corpo di suor Lucia tornerà al Carmelo, dove riposerà in una semplice tomba scavata nella terra.

Entro un anno, per volontà della suora stessa, il corpo di suor Lucia sarà trasferito nel santuario di Fatima, dove già riposano i resti mortali di Francisco e Jacinta Marto, destinatari assieme a lei delle apparizioni mariane.

“Si è compiuta la volontà di Dio, che attraverso Maria ci aveva detto che Lucia sarebbe rimasta ancora un po’ di tempo sulla Terra. Ha avuto un ruolo importante durante le apparizioni: era lei che conduceva il gruppo, era lei che parlava con la Madonna. Suor Lucia ha avuto un ruolo determinante, come testimone e come messaggera di Maria”, ha affermato il Rettore del santuario di Fatima, monsignor Luciano Guerra, secondo quanto riportato dall’agenzia “Ecclesia” .

Lúcia de Jesus dos Santos era nata il 22 marzo 1907 ad Aljustrel, vicino la cittadina di Fatima. A dieci anni, nel 1917, fu con i cuginetti Francisco e Jacinta Marto una dei pastorelli ai quali la Vergine apparve varie volte, la prima delle quali il 13 maggio.

Durante una delle apparizioni, Lucia chiese alla Madonna di portarli in cielo. “Sì. A Jacinta e a Francisco li porterò tra poco tempo. Ma tu rimarrai ancora un po’. Gesù vuole servirsi di te per farmi conoscere ed amare. Vuole stabilire nel mondo la devozione al mio Cuore Immacolato”, le disse la Vergine.

Francisco morì nel 1919, Jacinta nel 1920. Entrambi sono stati beatificati da Giovanni Paolo II ed è tuttora in corso il processo per la loro canonizzazione.

Il 17 giugno 1921 Lucia entrò come alunna nel collegio della suore Dorotee a Vilar (Porto). Decisa a diventare religiosa, iniziò il periodo da postulante nel 1925. Nel 1928 prese i voti temporanei.

Nel 1948 entrò nel Carmelo di Santa Teresa a Coimbra. Il 13 maggio dello stesso anno prese l’abito carmelitano, facendo la professione il 31 maggio 1949 ed assumendo il nome di suor Lucia de Jesus e del Cuore Immacolato.

Su richiesta di Papa Paolo VI si recò a Fatima nel 1967 per il cinquantenario delle apparizioni, tornandovi poi in occasione dei tre pellegrinaggi di Giovanni Paolo II (1982, 1991, 2000).

Per ordine del Vescovo di Leiria, monsignor José Alves Correia da Silva, dal 1935 Lucia cominciò a scrivere le sue memorie. Negli scritti la suora raccontò anche come la Vergine e il Bambino Gesù le fossero apparsi altre volte negli anni successivi al miracolo di Fatima.

Per la morte di suor Lucia, il Primo Ministro portoghese, Pedro Santana Lopes, ha annunciato per martedì una giornata di lutto in Portogallo.

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ZENIT Staff

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