“Accompagneremo con la preghiera il lavoro del nuovo governo”, afferma un sacerdote iracheno

BAGHDAD, giovedì, 3 giugno 2004 (ZENIT.org).- La formazione del nuovo governo iracheno annunciata il primo di giugno sta suscitando di già un moderato ottimismo tra i cristiani iracheni.

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In un’intervista rilasciata all’agenzia ”Fides”, Padre Nizar Semaan, sacerdote iracheno di Baghdad ha detto che si tratta di “un passo molto positivo verso la formazione di un Iraq libero, indipendente e reinserito a pieno titolo nella comunità internazionale”.

Secondo padre Nizar a balzare subito agli occhi è “la presenza nel nuovo esecutivo di ben 6 donne ministro, un evento senza precedenti nei paesi della regione”. Risulta, inoltre, che una delle sei donne ministro è di religione cristiana.

“Il nuovo Presidente Ghazi Yawer – ha spiegato il sacerdote – appartiene a una delle più note e stimate tribù irachene. A Mosul, la sua città natale, la popolazione è scesa in strada a festeggiare, andando a portare le proprie felicitazioni al padre del nuovo Presidente”.

Padre Nizar ha voluto precisare che: “Tutte le personalità del nuovo governo non sono compromesse con le violenze del passato regime, e tra loro non vi sono estremisti. Anche gli appartenenti ai partiti islamici sono dei moderati”, ha precisato.

“Accompagneremo con la preghiera il lavoro del nuovo governo – ha assicurato il sacerdote -. Sappiamo che la strada da percorrere è molto lunga e difficile e che i terroristi continueranno purtroppo a seminare morte e distruzione, ma questo non fiaccherà la determinazione del popolo iracheno a ritornare a una vita normale”.

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ZENIT Staff

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