Un filo diretto con i barconi di migranti che attraversano il Mar Mediterraneo. È Watch the Med, il network telefonico dell’agenzia Habeshia, la rete di volontari fondata nel 2006 dal sacerdote eritreo don Mussie Zerai per dare sostegno ai migranti e i richiedenti asilo in Italia.
Come racconta don Zerai ad Aiuto alla Chiesa che Soffre, il suo numero di telefono (+39384424202) era ampiamente conosciuto già dal 2003, quando il sacerdote ha iniziato ad aiutare i profughi nei centri di detenzione in Libia. Lì, in molti lo hanno scritto sui muri delle loro celle per tramandarlo a chiunque potesse averne bisogno. “Poi durante la rivoluzione in Libia del 2011, mentre aiutavo via radio i migranti dei centri di detenzione a raggiungere la Tunisia, le varie emittenti hanno comunicato il mio numero a tutti gli ascoltatori”.
Da allora don Mussie riceve numerose chiamate dai profughi sui barconi e da amici e parenti che desiderano avere notizie dei propri cari. Nel 2011, con l’aiuto di volontari provenienti da diverse nazioni europee, è nato Watch the Med (+33486517161) – o Alarm Phone – per rispondere prontamente alle richieste di aiuto dei migranti in difficoltà.
“Appena arriva una telefonata ci assicuriamo che il telefono satellitare da cui ci chiamano abbia sufficiente credito per poter continuare ad avere un contatto diretto con il barcone. Poi segnaliamo la presenza dell’imbarcazione in difficoltà alle guardie costiere italiana e maltese, a cui forniamo le informazioni raccolte”.
In alcune occasioni il telefono non smette mai di squillare, come nell’ottobre 2013 in occasione della tragedia avvenuta al largo di Lampedusa. “Quel giorno ho ricevuto telefonate da amici e parenti di pressoché tutte le 366 vittime”.