Daily meditation on the Gospel

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Vivere nello Spirito

Meditazione della Parola di Dio di mercoledì 12 ottobre 2016 – XXVIII settimana del Tempo Ordinario

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Lettura
Il Vangelo ci riporta tutta una serie di “guai”, di invettive pronunciate da Gesù contro quelle categorie di persone che, ieri come oggi, sono la controfigura insignificante e, più ancora, pericolosa e falsa della vera religiosità o dell’autentica fede in Dio. Di contro ci viene ribadito in cosa consiste il vero culto a Dio. Ieri come oggi, solo l’amore e la giustizia sono l’adorazione dalla quale Dio si sente onorato.
Meditazione
Oggi Gesù ne ha veramente per tutti. Ma per tutti veramente, quindi anche per noi. Questa pagina di Vangelo non lascia scampo, ci investe con tutta la sua forza e ci sferza senza riguardo. Allora come ora, Gesù non guarda in faccia a nessuno e non fa sconti. I suoi “guai” investono non solo categorie ben precise di persone, ma anche atteggiamenti e comportamenti che sicuramente possiamo trovare anche in noi. Quante volte non abbiamo preferito una candela, un sacrificio, e qualche altro atto di culto, per tacitare la nostra coscienza che con facilità mette da parte la giustizia e l’amore di Dio e del prossimo? Il nostro comportamento è sempre, con tutti e in tutto, improntato alla giustizia? Quello che ci lega a Dio è veramente e solamente l’amore? Se no, allora “guai” a noi! Chi di noi, in tutta sincerità, si può sentire del tutto estraneo ad atteggiamenti e comportamenti di vanagloria, di apparenza, di ostentazione, di ricerca di riconoscimenti? Impossibile o molto difficile poter dire, “Io, sì!”. E allora, “guai” a noi! E se pensiamo o diciamo che questo ci offende, sappiamo che Gesù rincara la dose, chiunque siamo o pretendiamo di essere. “Guai, anche a voi” ci dice Gesù, perché senza distinzione di sorta, tutti siamo indulgenti con noi stessi e più esigenti e intransigenti con gli altri. Chi non ha caricato gli altri di pesi insopportabili che noi ci guardiamo bene dal toccare con un dito? Oggi, se ci mettiamo seriamente all’ascolto del Vangelo e di questi “guai”, che contestano tutti noi, ne usciamo un po’ malconci. Ma ci sta bene, se veramente vogliamo fare sul serio con la nostra vita, alla luce della verità e radicalità che, senza sconti, ci chiede Gesù.
Preghiera:
Signore, aiutaci a non rifugiarci nei surrogati del culto e della carità; a non mettere mai da parte la giustizia e l’amore per gli altri. Perché possiamo adorarti con cuore indiviso e possiamo aiutare gli altri senza farci strada. Signore, concedici di non appesantire le spalle di nessuno con i nostri pesi, ma di aiutarli a portare quelli che già di suo la vita distribuisce. Concedici di apparire fuori ciò che siamo realmente dentro, e non sepolcri imbiancati che nascondono la morte e tradiscono la vita.
Agire:
Veglierò perché la mia vita sia in accordo con il mio cuore: al culto corrisponda l’amore e la giustizia, alle intenzioni i fatti, senza interesse o ipocrisia.
***
Meditazione a cura di mons. Calogero Peri, vescovo di Caltagirone, tratta dal mensile MessaMeditazione, per gentile concessione di EdizioniART. Per abbonamenti: info@edizioniart.it
 

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ZENIT Staff

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