Vaticano e depenalizzazione dell'omosessualità: una polemica inesistente

Il commento di padre Federico Lombardi

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CITTA’ DEL VATICANO, giovedì, 11 dicembre 2008 (ZENIT.org).- La polemica nata dall’opposizione della Santa Sede a una proposta francese di depenalizzazione dell’omosessualità manca di fqualsiasi fondamento. Ad affermarlo è stato il portavoce della Santa Sede.

Padre Federico Lombardi, S.I. Direttore della Sala Stampa della Santa Sede, ha affrontato l’argomento questo giovedì nella conferenza stampa di presentazione del Messaggio di Benedetto XVI per la Giornata Mondiale della Pace 2009.

Rispondendo alla domanda di un giornalista, il gesuita ha infatti dichiarato: “Intanto non mi pare che il documento sia stato presentato e non credo che sarà presentato alla prossima Assemblea delle Nazioni Unite per una votazione”.

“Dunque mi pare che non sia il caso di innescare polemiche su un testo di cui ancora non si conosce ufficialmente il contenuto – ha aggiunto –. Non mi risulta infatti che sia stato pubblicato nulla in proposito”.

Padre Lombardi ha ricordato che l’Arcivescovo Celestino Migliore, Osservatore Permanente della Santa Sede presso le Nazioni Unite, si è opposto in un’intervista alla proposta francese per il pericolo che, con la giustificazione della depenalizzazione dell’omosessualità, si imponga il riconoscimento di diritti che non sono tali, come quello delle coppie omosessuali, inclusa l’adozione, una cosa che non è riconosciuta neanche in Francia.

“Egli – ha ricordato padre Lombardi – ha detto che per quanto riguarda la posizione della Chiesa a proposito di una legge penale che criminalizza gli omosessuali, o prevede addirittura la pena di morte, non c’è neppure da discutere: è assolutamente contraria”.

“È una posizione che rispetta i diritti della persona umana, nella sua dignità. Monsignor Migliore ha parlato anche contro ogni discriminazione riferita all’omosessualità. Non è dunque in questione il fatto che la Chiesa cattolica non sia assolutamente favorevole a una legislazione che criminalizza l’omosessualità”.

“Allo stesso modo tuttavia si oppone all’aggiunta di tante altre piccole frange che portano a dire che gli orientamenti sessuali vadano posti sullo stesso piano in tutte le situazioni e in relazione a tutte le norme”, ha spiegato.

Come esempio, il portavoce vaticano ha citato il matrimonio.

“Il marimonio tra un uomo e una donna è quello che la Chiesa sostiene, e non accetta di mettere sullo stesso piano quello tra persone dello stesso sesso”.

Padre Lombardi ha spiegato che i mezzi di comunicazione non sempre informano adeguatamente sulle posizioni assunte dalla Santa Sede nei confronti dell’ONU.

“Vedo spesso titoli di quotidiani in cui si sostiene che il Vaticano attacca l’ONU o che si scaglia contro le altre istituzioni internazionali. Io ritengo che non sia un comportamento esatto, giusto”, ha osservato.

“Le Nazioni Unite sono una grande sede internazionale in cui sono rappresentati tanti Stati, in cui la Santa Sede si impegna da molto tempo con una delegazione e partecipa attivamente ai lavori”.

“Quattro Papi l’hanno visitata e hanno rivolto messaggi importanti proprio per dare sostegno morale al ruolo che l’istituzione svolge per la pace nel mondo”, ha proseguito.

“È chiaro che nello sviluppo delle varie tematiche sulle quali si concentra di volta in volta l’attenzione ci siano temi sui quali la Santa Sede ha delle posizioni precise e si impegna per sostenerle – ha concluso –. Ma ciò non significa che si possa affermare ‘Il Papa si scaglia contro l’ONU’ come spesso titolano diverse testate”.

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ZENIT Staff

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