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Timor Est: per 500° evangelizzazione, storico accordo tra governo e Vaticano

L’intesa verrà firmata durante la visita del Legato pontificio, il cardinale Parolin, per le celebrazioni del prossimo 15 agosto

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Il prossimo 15 agosto, in occasione dei 500 anni di evangelizzazione a Timor Est iniziata con l’occupazione portoghese nel 1515, il piccolo stato asiatico firmerà un concordato con lo Stato della Città del Vaticano. Negoziati per l’accordo – spiega l’agenzia Misna – erano già iniziati nel 2006 ma sono stati finalizzati solo in questi ultimi due mesi.

“Timor Est è uno dei paesi più cattolici del mondo. Il cattolicesimo e la lingua portoghese sono due elementi che hanno plasmato la nostra identità come nazione e questa è una buona cosa”, ha dichiarato alla stampa locale il primo ministro Rui Maria de Araujo, commentando la notizia dell’evento e sottolineando che la Chiesa Cattolica ha contribuito in modo decisivo al processo di liberazione del paese.

Il Vaticano è stato a lungo considerato, infatti, uno dei più stretti collaboratori diplomatici del paese durante la dura occupazione indonesiana, durata dal 1975 fino all’indipendenza nel 2002. In quegli anni la Santa Sede avrebbe nominato vescovi di Timor Est senza coinvolgere la Conferenza Episcopale indonesiana.
 
La celebrazione del 15 agosto sarà una delle due feste, descritte come “l’incontro di due culture”, che sono in programma per l’anniversario dei 500 anni di evangelizzazione del paese, alle quali prenderà parte il cardinale Segretario di Stato vaticano, Pietro Parolin, nominato ieri dal Papa come legato pontificio. 
 
Proprio durante la visita del porporato, in programma dal 13 al 15 agosto, avrà luogo la firma dello storico accordo. Nell’ultimo giorno, il cardinale presiederà le celebrazione eucaristica a Tasi Tolu, nella capitale Dili.
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ZENIT Staff

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