Solo l'amore vede

Meditazione quotidiana sulla Parola di Dio

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Lettura

È Pasqua! Rinasce il canto della Bellezza d’Amore, si riaccende la Vita contro o­gni logica di morte. Pasqua ci chiama a risorgere, ad alzarci e a combattere in noi il duello di vita e morte, rassegnazione e speranza. Perché a Pasqua rinasce la speranza: la Vita ha vinto! In me e in ciascuno, nel santo e nel peccatore, nel ricco e nell’ultimo immigrato, nella vittima e perfino nel carnefice, c’è il Cristo risorgente, qui e ora risorgente, che trascina verso l’alto come un fiume di luce tutto e tutti, fino a quando sarà Tutto in tutti. 

Meditazione

A Pasqua tutti corrono, perché l’Amore ha fretta, è sempre in ritardo sul bisogno di vita e sulla fame di abbracci. Maria di Magdala, Pietro e l’altro discepolo corrono sospinti da un cuore in tumulto, perché hanno ansia di Luce. La Vita urge, preme, ha fretta di macigni rotolati via dall’imboccatura del cuore. Solo l’Amore vede l’invisibile, solo la fede crede l’incomprensibile, solo la speranza rende la vita possibile. Ecco, non abbiate paura! Colui che voi cercate già spunta come germoglio di primavera! Ma dobbiamo vincere la lotta contro pietre che cadono nel fragile nostro coraggio. A Pasqua si vede… si vedono “segni” di risurrezione (bende, sudario), ma non si incontra Lui, non si vede il Signore. Il vedere di Pietro non basta, occorre il vedere del discepolo amato. E cosa vede? Nulla. Mentre di Pietro si dice che vide le bende e il sudario, del discepolo amato si dice soltanto che vide e credette. È l’invisibile che lo afferra dentro, è ciò che non vede che gli permette di compiere il passaggio della fede. Vede un vuoto, un’assenza. E in quel nulla compie il passo della fede, che nasce dall’intelligenza dell’Amore. Ecco il senso della Pasqua: avere l’intelligenza dell’Amore, entrare dentro le sottili pieghe delle vicende umane e fecondarle di Amore. Allora vedremo l’invisibile e anche per noi sarà Pasqua. Ma dobbiamo credere davvero di essere amati dal Signore. Celebriamo davvero la Pasqua se svegliamo nel nostro cuore l’aurora della speranza e torniamo a cantare il canto della riconciliazione e della carità, intonando l’inno della gioia che nasce da un cuore liberato. La fede nasce dall’Amore, si può credere solo se si è appassionatamente amanti della vita. Si crede se effettivamente si vuole la vita. Perciò tutti noi siamo chiamati ad essere non appassiti praticanti, ma appassionati credenti e amanti della vita! 

Preghiera

Se in me la luce cede il passo alla notte, amami tu, Signore. Se in me la paura sovrasta il coraggio,

amami tu, Signore. E correrò sulle tue vie e brucerà il mio cuore. Amami tu, Signore, e farò pasqua con te. 

Agire

Oggi mi impegnerò a mettere amore dove c’è rancore, ad essere gioia dove c’è tristezza.

Meditazione del giorno a cura di monsignor Mario Russotto, vescovo di Caltanissetta, tratta dal mensile “Messa Meditazione”, per gentile concessione di Edizioni ART. Per abbonamenti  info@edizioniart.it

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ZENIT Staff

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