Daily meditation on the Gospel

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Più grande di Giona

Meditazione quotidiana sulla Parola di Dio — Lc 11,29-32

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Lettura

Il Signore Gesù si presenta come un profeta nuovo, dallo stile e dall’azione in piena continuità con la tradizione profetica del popolo d’Israele. In Lui, tuttavia, non mancano caratteristiche peculiari che lo distinguono dagli antichi profeti. Le folle si accalcano, cercano segni straordinari: a tali richieste Gesù risponde in maniera enigmatica, affermando che in lui c’è il segno più grande che Dio possa aver inviato al suo popolo.

Meditazione

“Le folle si accalcavano”: quante volte i Vangeli registrano una situazione simile a questa. Gente che passa la notte fuori della porta di casa di Pietro, dove Gesù era ospite, malati e sofferenti che si fanno calare da un buco realizzato nel tetto, lebbrosi, ciechi e indemoniati che lo supplicano e lo cercano disperatamente per essere guariti. Gesù non approfitta per sé del suo successo, ma invita alla conversione. Anzitutto, colpisce che egli definisca chi lo sta cercando come appartenente a una generazione malvagia. Perché? Probabilmente Gesù vuole la ricerca non sia indirizzata verso l’esterno ma verso la propria interiorità, ovvero verso la consapevolezza di cosa ci sia nel cuore di chi dice di cercare il Signore. Gesù comprende e risponde: voi cercate il santone o lo stregone, voi credete di trovare colui che deve necessariamente dimostrarvi di essere potente per poter essere credibile. Ma Gesù offrirà loro solo il segno di Giona: la terra lo inghiottirà per tre giorni notti ma poi sarà restituito alla vita gloriosa del Padre. Per poter comprendere questo segno sarà necessario cogliere altri segni: la forza della Parola di Gesù, che invita a tornare a Colui che l’ha inviato in mezzo a noi, la dolcezza e la pienezza della sua sapienza, il cui sapore era già stato avvertito dalla Regina del Sud. Se c’è una vera condanna non sarà quella divina, ma sarà inflitta da coloro che hanno ascoltato, creduto e si sono convertiti: solo loro potranno dimostrare che, per chi non vuole credere, ogni segno non sarà mai sufficiente, e che la sordità alla parola del Signore è la causa del mutismo spirituale di chi non è capace di dire: “Signore, salvami!”.

Preghiera

Beato chi viene purificato e perdonato dal Signore. Ti ho manifestato il mio peccato, non ti ho nascosto il mio errore. Mi dicevo: confesserò al Signore le mie colpe! Tu mi hai liberato da tutto. Per questo ti prega ogni credente quando è in difficoltà. Può star tranquillo: non potrà essere sommerso da nessuna burrasca. Tu sei un rifugio. Tu rendi saggio l’uomo, gli indichi la strada, gli sai dare buoni consigli. I tuoi occhi seguono ogni persona con amore.

Agire

Leggerò un brano dal libro del profeta Giona, e ringrazierò il Signore per essere il compimento delle profezie.

Meditazione del giorno a cura di mons. Gerardo Antonazzo, vescovo di Sora-Cassino-Aquino-Pontecorvo, tratta dal mensile “Messa Meditazione”, per gentile concessione di Edizioni ART. Per abbonamenti info@edizioniart.it

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ZENIT Staff

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