Migliaia di giovani volontari lavorano già per la Giornata della Gioventù

E oltre 200.000 persone si sono dichiarate “amici” nelle reti sociali

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di Carmen Elena Villa

CITTA’ DEL VATICANO, mercoledì, 6 ottobre 2010 (ZENIT.org).- La Giornata Mondiale della Gioventù (GMG) di Madrid 2011 “non dorme mai”, perché “c’è sempre qualcuno sveglio” che lavora per questo evento, ha spiegato questo martedì María Dolores Jaureguizar, vicedirettrice del dipartimento per le comunicazioni dell’evento, durante la conferenza stampa di presentazione presso la Santa Sede.

Circa 7.000 volontari lavorano già da ora per preparare questo incontro convocato da Benedetto XVI a Sydney nel 2008. Molte famiglie si sono offerte di ospitare le centinaia di migliaia di partecipanti che giungeranno da ogni parte del mondo.

Ci sono anche circa 70 Community managers che “traducono” le novità della GMG in 18 lingue perché arrivino ai giovani “nella loro lingua, la lingua delle reti sociali”, ha detto la Jaureguizar.

Nelle reti sociali, più di 200.000 persone sono diventate “amiche” della GMG.

“Ci inviano ogni tipo di suggerimento, da come disegnerebbero il cappellino del pellegrino (che penso sarà davvero necessario con il caldo di agosto a Madrid) alle proposte di attività culturali di ogni tipo”, ha aggiunto.

Non lavorano solo dalla Spagna, ma anche da vari Paesi del mondo attraverso Internet, la principale piattaforma di Madrid 2011. “Tutte le informazioni e tutto il materiale promozionale si possono trovare sulla web ufficiale, con l’interazione nelle reti sociali e i video su YouTube”.

La Jaureguizar ha sottolineato il lavoro di molti giovani che collaborano come attori nei video promozionali “passando per duri casting”, in cui cedono la propria immagine e il proprio tempo senza chiedere una remunerazione.

“E molti altri giovani, dall’altro lato della telecamera o al computer di montaggio di agenzie di pubblicità, hanno prodotto queste campagne”, “senza che siano state pagate loro neanche le spese per le riprese”.

La Jaureguizar ha anche segnalato l’opera di quanti diffondono questo evento nelle università spagnole e “spiegano che cos’è una GMG agli amici, che forse non sono neanche persone di fede”.

Ha quindi ricordato che migliaia di giovani si stanno soffermando a pregare davanti alla Croce e all’Icona simboli di questo evento, che dall’anno scorso visitano varie Diocesi della Spagna. Questo pellegrinaggio diventa così “una festa, un momento di incontro con Cristo e di vera preparazione spirituale alla GMG”.

“Accolgono la Croce con emozione e venerazione nelle proprie parrocchie, nelle scuole, nei santuari”, ha osservato, affermando che ciò “sta lasciando una scia che alimenta la fede di migliaia di persone”.

Ha inoltre approfittato per condividere la testimonianza di alcuni giovani detenuti in un carcere alla periferia di Madrid, che hanno ricevuto la Croce pellegrina: “Mi dicevano che, privati della libertà, volevano essere presenti alla GMG con le loro preghiere e di contare su di loro”.

Ha spiccato anche la menzione del Fondo di Solidarietà, con cui, attraverso un messaggio di testo dai telefoni cellulari, i partecipanti possono donare 1,2 euro per aiutare a finanziare il viaggio dei pellegrini provenienti dai Paesi poveri, “o dove la Chiesa soffre per un motivo qualsiasi”.

La Jaureguizar si è riferita al tempo donato per realizzare questo evento da molti giovani, “che una volta usciti dal lavoro iniziano la loro giornata lavorativa con la GMG apportando il loro granello di sabbia sottratto ai loro hobby, alla famiglia o agli amici”.

Molti hanno chiamato da vari Paesi offrendo il proprio aiuto, “e continuano a stare con noi dopo mesi, nonostante il serratissimo ritmo di lavoro richiesto dall’organizzazione di un evento di questo livello”.

E’ inoltre importante l’opera di adeguamento perché le persone con handicap fisici o mentali possano partecipare alla Giornata.

“Madrid e i suoi giovani desiderano accogliere la GMG nella loro città”, ha concluso la Jaureguizar.

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ZENIT Staff

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