San Secondo, Asti

San Secondo, Asti - Wikimedia Commons

L'Ostia spezzata che stillò sangue tra le mani del celebrante

Nella chiesa di San Secondo, ad Asti, sono conservati il calice e la patena con i segni del Miracolo Eucaristico che si verificò in quello stesso luogo nel 1535

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In Piemonte, ad Asti, il 25 luglio 1535, nelle chiesa romanica di San Secondo Martire, si verificò un importante Miracolo Eucaristico.
Una domenica del 1535 il sacerdote Domenico Occelli iniziò a celebrare la Santa Messa presso l’altare del Crocifisso.
Al momento in cui spezzò l’Ostia consacrata, dalle due parti divise stillarono gocce di sangue, che andarono a bagnare il calice, la patena e le mani del sacerdote. Tutti gli astanti furono testimoni del Prodigio.
Il Vescovo di Asi, mons. Scipione Roero, fece subito redigere un atto notarile e ne inviò una copia al Papa Paolo III: il Pontefice con un Breve datato 6 novembre 1535, accordava l’indulgenza plenaria a chiunque avesse visitato la chiesa di San Secondo nell’anniversario del Miracolo.
Tra i documenti più antichi che attestano il Prodigio, vi è anche un’antica iscrizione posta sopra l’altare del Sacro Cuore.
A perenne ricordo del Miracolo rimangono il calice e la patena, che sono tutt’ora conservati nella chiesa di San Secondo.

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Per approfondire il tema dei Miracoli Eucaristici, è possibile visitare il sito del Servo di Dio Carlo Acutis: http://www.miracolieucaristici.org/

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ZENIT Staff

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