Foto: Legionari di Cristo (Flickr)

Legionari di Cristo: card. Parolin ordina 36 sacerdoti

La cerimonia a San Giovanni in Laterano. Tra i nuovi presbiteri un ingegnere, un informatico e un ex “rasta”

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Il cardinale Pietro Parolin, Segretario di Stato di Sua Santità, ha ordinato sacerdoti 36 Legionari di Cristo nella basilica di San Giovanni in Laterano. Hanno preso parte alla cerimonia circa tremila persone tra familiari, amici, compagni di seminario e formatori. P. Eduardo Robles-Gil, Direttore generale dei Legionari di Cristo e del Movimento Regnum Christi ha presentato i candidati all’ordinazione.
Nell’omelia, il cardinale Parolin ha detto che la vocazione di questi novelli sacerdoti «ha una sola origine: il fatto di essere cercatori di Dio, di essersi lasciati sedurre da lui, come il profeta Geremia». Ha anche ricordato loro che «lo Spirito Santo, per mezzo dell’imposizioni delle mani e dell’unzione, vi abilita al servizio come ministri del Signore in mezzo al popolo di Dio […]. Siete consacrati al Signore per essere missionari del Vangelo tra la gente».
Ai novelli sacerdoti, il cardinale Parolin si è rivolto, poi, con queste parole: «La vostra sarà una vita non di rifiuto o di evasione dal mondo, ma di serena incarnazione nella storia, per far vivere a quanti incontrerete la dimensione religiosa, cioè il rapporto con Dio, che è ineliminabile dall’esistenza umana». Li ha anche messi in guardia dal pericolo della mondanità spirituale, di cui tanto parla papa Francesco. Li ha invitati a «mostrare a tutti quell’umiltà e semplicità che Cristo ha vissuto per conquistare la nostra fiducia e per salvarci».
«Che l’intera Congregazione continui a camminare con generosità e coraggio sulle vie del rinnovamento e dell’autenticità evangelica, seguendo le linee tracciate grazie anche a l’opera di accompagnamento della Santa Sede per la maggiore gloria de Dio, per il servizio della Chiesa e per la salvezza del mondo»  ha concluso il cardinale Parolin.
Il rettore del seminario dei Legionari di Cristo, a Roma, P. Christopher Brackett, L.C., ha detto: «Vedere un gruppo di giovani che, dopo lunghi anni di preparazione e di discernimento personale, arrivano al sacerdozio è sempre motivo di grandissima gioia. Vale la pena seguire Gesù Cristo da vicino e mettersi al servizio degli altri con generosità». Ha aggiunto anche: «Hanno ricevuto la chiamata a essere strumenti della misericordia di Dio. Che possa accendere nei cuori delle persone che serviranno, il “fuoco missionario” che li porterà a condividere con gli altri l’amore di Dio».
Eduardo Robles-Gil, L.C. Direttore generale dei Legionari di Cristo e del Movimento Regnum Christi ha detto: «Oggi la Legione di Cristo e tutta la famiglia Regnum Christi è in festa e rende grazie a Dio per il dono che questi 36 novelli sacerdoti rappresentano per la Chiesa. Siamo grati soprattutto alle famiglie di questi nuovi sacerdoti, perché la loro vicinanza e il loro sostegno sono stati decisivi lungo il percorso dei loro figli fino all’altare».
Hanno concelebrato circa 150 sacerdoti. Hanno partecipato al rito dell’unzione delle mani e della consegna del calice e della patena, mons. Matthias König, vescovo ausiliare dell’arcidiocesi di Paderborn, Germania e mons. François Bacqué, nunzio apostolico emerito in Olanda. Inoltre, ha partecipato alla celebrazione, come diacono, David Parker, degli Stati Uniti, padre di uno dei novelli sacerdoti, David Parker Jr. Entrambi sono stati ordinati diaconi nella stessa cerimonia, pochi mesi fa, a Pulaski, Wisconsin, negli Stati Uniti.
I 36 novelli sacerdoti provengono da 11 paesi: Italia (2), Germania (2), Brasile (3), Francia (1), Regno Unito (1), Venezuela (1), Argentina (2), Cile (2), Messico (13), Polonia (1) e Stati Uniti (8). Hanno conseguito la licenza in filosofia e teologia presso l’Ateneo Pontificio Regina Apostolorum. Il loro percorso formativo comprende anche un triennio di lavoro in istituzioni educative, missioni, animazione di gruppi giovanili, pastorale familiare e formazione di seminaristi minori.
Tra i novelli sacerdoti ci sono p. Francesco Picaro che ha raccontato la storia della sua trasformazione da “rasta” a seminarista, nel libro “Stravolti da Cristo – Storie di vocazione” (Edizioni Paoline); p. Luis Antonio López che è entrato in seminario a 12 anni, seguendo le orme di un fratello maggiore; p. Giovanni Malgaroli, che racconta come in un primo tempo aveva opposto resistenza alla sola idea della vocazione e poi, durante un pellegrinaggio a Lourdes scopre la «grazia incredibile di poter offrire agli uomini l’alimento per la vita eterna, il pane di vita, Cristo stesso che si dona»; p. Francisco Iñarritu, che ha vissuto un anno a Padova, prima di entrare in seminario, come collaboratore volontario del Regnum Christi; Mairon Gavlik, brasiliano, che ha lavorato apostolicamente in Germania e ha esercitato il suo ministero diaconale a Sao Paulo. «Quello che mi ha attratto del sacerdozio nella Legione di Cristo» ha detto, «è la ricerca dell’amore di Cristo ogni giorno e il desiderio di condividere questo amore con il maggior numero possibile di persone». P. Juan Andrés Lander, venezuelano, che ha studiato ingegneria informatica e ha lavorato in Inghilterra nella creazione di software; dopo un periodo di volontariato nel Regnum Christi, come “collaboratore”, ha scoperto la chiamata al sacerdozio nella Legione. Invece, p. Pablo Solís, messicano, che ha terminato gli studi di ingegneria industriale e ha lavorato per alcuni anni da Procter&Gamble e Kraft Foods prima di entrare in noviziato.
Alcuni dei novelli sacerdoti hanno detto che l’esperienza di volontariato come Collaboratori del Regnum Christi li ha aiutati a scoprire il senso della loro vita e la donazione agli altri. Sono stati collaboratori i padri Daniel Rolczynski, Michael O’Connor, Ryan Richardson, Esteban Castellanos, Juan Pablo Nájera, César Hernández e Francisco Iñarritu.
 

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ZENIT Staff

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