Le avventure del Quarenghi: dalla difesa della vita al vivere la vita con gioia

Svolte, nei giorni scorsi, la IV e la V giornata del Seminario che ha visto protagonisti i giovani pro-life alla scoperta della cittadina di Maratea e delle acque lucane

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Il Quarenghi è un’avventura. Anzi, più avventure. Nella giornata di ieri – grazie all’impegno del Sindaco di Maratea, Mario Di Trani – i ragazzi sono stati protagonisti di una caccia al tesoro serale, che li ha visti correre per le vie del centro storico di Maratea. Premio per chi vince: ingresso alla SPA nel Centro Congressi Hotel Villa del Mare che li ospita, struttura che si è dimostrata estremamente sensibile e accogliente nei confronti dei ragazzi, anche nell’organizzazione della gita nelle acque lucane del giorno successivo.

Abbandonata la spiaggia di partenza, e dopo un viaggio di circa un’oretta, il battello è approdato sulle rive dell’incantevole spiaggetta di Palinuro, dove i giovani partecipanti al Quarenghi si sono subito tuffati, rapiti dall’acqua azzurra e trasparente. Ulteriore sosta, questa volta in alto mare ha raccolto forte entusiasmo; di lì a poco, nuova corsa nel mare cristallino. Dopodiché i giovani pro-life sono stati lasciati nell’isola di Soria, dove per un paio d’ore hanno potuto effettuare una breve visita turistica. Nel tardo pomeriggio l’imbarcazione, carica dei partecipanti al Quarenghi 2013, ha fatto il proprio rientro alla spiaggia dell’albergo, accompagnata dai raggi di sole del tramonto.

La gita si aggiunge alle esperienze umane del Quarenghi, che permette di cementare amicizie e di scambiare idee ed opinioni. Nella convinzione che solo laddove la conoscenza è accompagnata dall’amicizia e sa spingersi oltre la superficie del primo impatto si tramuta in vera conoscenza.

La formazione ha dunque fatto una piccola sosta al mare, per poi riprendere a pieno ritmo con la tavola rotonda dal titolo “Movimento Per la Vita: testimoniare il bambino concepito, uno di noi”. In questo momento di approfondimento, la prof.sa Paola Manicini, segretaria nazionale del Movimento Per la Vita Italiano, ha guidato i ragazzi nella definizione della vocazione personale a servizio della vita, il dott. Pino Morandini, presidente vicario del MPV, ha spiegato il ruolo dell’impegno politico come presidio della dignità umana e il vicepresidente del MPV, Roberto Bennati, ha sottolineato l’importanza delle reti sociali nel volontariato per la vita.

Non si è però abbandonato il clima di festa, ripreso in serata con il concerto di Don Mario Costanzi, autore fra l’altro della canzone “Uno di noi”, dedicata alla dignità umana del bambino concepito e non ancora nato.

Si è concluso ieri, inoltre, il percorso dedicato all’affettività e ai metodi naturali di regolazione della fertilità. Quest’anno il percorso si è arricchito di un approfondimento sull’importanza del discernimento pre-matrimoniale. La dott.ssa Marina Casini, Ricercatrice presso l’Istituto di Bioetica dell’Università cattolica del Sacro Cuore di Roma, ha tenuto un focus su “Ragione, sentimento e volontà: le dimensioni dell’amore”. In esso si è voluto dar spazio ad un problema spesso ignorato, cioè della necessità, prima del matrimonio, di una valutazione attenta dell’idoneità dell’altro ad essere compagno o compagna della vita.

Il secondo passaggio di questo percorso ha invece riguardato più direttamente la bellezza della fertilità di coppia. A curare questo punto è stata la ginecologa Paola Pellicanò, in qualità della Presidente dell’associazione Woomb Italia, che si occupa di metodi naturali di regolazione della fertilità. Attraverso immagini e parole, è stato spiegato il senso dei metodi naturali – molto differenti dai metodi contraccettivi – considerando la bellezza di questo approccio alla sessualità.

A conclusione del percorso, Maria Fanti – presidente del Centro di Aiuto alla Vita di Viterbo – ha tenuto una relazione sul tema “Educare all’amore per educare alla Vita”. I metodi naturali, infatti, necessitano della condivisione di alcuni passaggi che sono affidati alla educazione della persona, solo così possono essere pienamente compresi e vissuti in pienezza. Come ogni anno, il percorso ha suscitato il grande interesse dei presenti, che hanno potuto osservare una modalità gioiosa di vivere la propria affettività e sessualità.

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ZENIT Staff

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