"La maternità surrogata è una regressione catastrofica". Parola di socialisti

Un manifesto del 2010 firmato da 36 esponenti della sinistra francese chiedeva “l’abolizione di questa pratica retrograda”

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“L’inalienabilità della persona umana deve essere consacrata nel XXI secolo. Speriamo che il nostro Paese saprà restare fermo nel suo rifiuto della regressione catastrofica che rappresenterebbe la legalizzazione della maternità surrogata, trovando anzi il cammino di una battaglia realmente progressista, quello che vedrebbe la Francia impegnarsi in un’azione internazionale per l’abolizione di questa pratica retrograda”. Il testo in questione, commentato in un’editoriale dell’edizione di ieri del quotidiano Avvenire, è un estratto di un manifesto pubblicato in Francia nel novembre 2010, dal titolo Maternità surrogata: estensione del dominio dell’alienazione.

Ciò che sorprende è che i 36 firmatari, tutti membri di un “gruppo di riflessione sulla maternità surrogata”, sono tra i più importanti esponenti della sinistra francese. Avvenire cita i due ex premier socialisti, Michel Rocard e Lionel Jospin, quest’ultimo anche ex candidato all’Eliseo, oltre Jean-Marc Ayrault, all’epoca capogruppo dei deputati socialisti all’Assemblea Nazionale, e l’attuale ministro dell’Istruzione, Benoit Hamon.

L’editoriale del giornale dei vescovi italiani osserva che “le posizioni sulla maternità surrogata sventolate nel 2010 dalla gauche e l’apparente cambio di rotta dell’ultimo biennio illustrano un autentico paradosso”. Oggi, mentre l’Eliseo ha chiarito che “non aprirà il cantiere di un’eventuale legalizzazione della maternità surrogata nel corso della legislatura”, le frange più radicali della sinistra “sembrano ancora pronte all’azione”. L’editoriale avverte che “non si escludono affatto proposte di legge o emendamenti a sorpresa d’iniziativa parlamentare”. Nel frattempo, tuttavia, “diversi intellettuali legati ai principi storici del progressismo socialista continuano a sbracciarsi per ribadire che la maternità surrogata sarebbe un orrore indegno della Francia”.

Avvenire fa riferimento al biologo Jacques Testart, “ateo e di sinistra”, noto come padre scientifico del primo bambino francese in provetta e autore di numerosi saggi sulle questioni etiche, il quale dichiara che la maternità surrogata è un ritorno diretto alla “schiavitù”. Sulla stessa linea anche Sylviane Agacinski, laica di sinistra doc, nota pure come moglie dell’ex premier Lionel Jospin, che dichiara: “Insisto sul carattere indecente di questa pratica che non dipende solo da chi la chiede, dato che non è questo il punto. Il punto è l’alienazione intrinseca che rappresenta per una donna di disfarsi della propria vita in carne ed ossa. Si dovrebbero dunque considerare le donne come mezzi di produzione di bambini?”. Infine Axel Kahn, celebre genetista ed ex rettore d’università, già candidato per il Partito Socialista, il quale si esprime così: “Sono totalmente, definitivamente, assolutamente, completamente, radicalmente opposto” alla maternità surrogata.

“Dopo il naufragio elettorale socialista alle ultime amministrative e la conseguente caduta del governo Ayrault – si legge nell’editoriale di Avvenire -, non è ancora chiaro se la ‘fase due’ dell’era Hollande e il nuovo esecutivo guidato da Manuel Valls potranno e vorranno porre solidi argini contro l’‘estensione del dominio dell’alienazione’, per riprendere l’espressione dei 36 firmatari del 2010”. In ogni caso – conclude l’editoriale – “in termini di coerenza sulle questioni etiche, la gauche potrà difficilmente presentarsi come un modello credibile per le altre sinistre europee, senza aver prima chiarito davanti a uno specchio i propri dilemmi”.

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ZENIT Staff

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