Il Cardinal Bertone porta la vicinanza del Papa alle vittime del terremoto in Cile

Visita Concepción, una delle zone più colpite

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CONCEPCIÓN, domenica, 11 aprile 2010 (ZENIT.org).- Il Cardinale Tarcisio Bertone, Segretario di Stato vaticano, si è recato a Concepción per portare un saluto speciale di Benedetto XVI ai cileni della zona devastata dal terremoto e maremoto che ha provocato numerose vittime e ingenti danni materiali.

Ha anche consegnato un profondo messaggio di speranza, esortando tutti a “rialzarsi”, secondo quanto ha reso noto l’Ufficio Comunicazione dell’Arcidiocesi di Concepción.

Il porporato è arrivato da Punta Arenas alle 11.00 del 9 aprile, su un volo speciale. All’aeroporto è stato ricevuto da varie autorità, guidate dall’intendente regionale, Jacqueline Van Rysselberghe, e da monsignor Ricardo Ezzati. Dopo i saluti di protocollo, si è trasferito alla sede centrale dell’Università Cattolica della Santissima Concezione, dove ha vissuto un momento di preghiera nella cappella insieme al Nunzio Apostolico, ai Vescovi di Chillán, Los Ángeles, Valdivia e Villarrica e all’Arcivescovo emerito di Concepción, monsignor Antonio Moreno.

Alle 11.30 il porporato ha presieduto un’Eucaristia su un altare predisposto sul sagrato della Cattedrale di Concepción, gravemente danneggiata dal terremoto. Per accogliere centinaia di persone, è stato allestito un grande tendone. Nella sua omelia, il Cardinal Bertone ha riportato il saluto di Papa Benedetto XVI, segnalando che fin dal primo istante in cui ha avuto notizia del terremoto ha pregato e si è mantenuto costantemente informato sui fatti. Sua Santità, ha precisato, ha affidato alla Madonna la ricostruzione del Paese.

Ha anche esortato a tener sempre viva la fiamma della speranza e ha dedicato uno spazio alla riflessione sul dono del sacerdozio, nel contesto dell’Anno Sacerdotale, chiedendo ai presbiteri di assumere il compito della Chiesa con “una decisa azione missionaria che apra porte e finestre” per motivare quanti si sono allontanati.

Allo stesso modo, ha incoraggiato a costruire sulla roccia viva che è Gesù Cristo e sulla solida speranza del suo amore, e a edificare un mondo più fraterno, giusto e solidale.

Al momento della presentazione dei doni, tre fratelli dell’etnia mapuche hanno portato offerte tipiche della zona di Arauco (un telaio mapuche e cibo); una famiglia di Santa Clara de Talcahuano, che ha perso la casa e si è salvata miracolosamente dal maremoto, ha offerto il trittico della Missione Continentale.

Prima dell’atto di benedizione, monsignor Ricardo Ezzati ha consegnato una croce intagliata in “piedra cruz“. “So che sugli uomini di Sua Eminenza pesano molte croci, ma vogliamo consegnarle una croce particolare della nostra zona, di un fiume vicino, il Río Cruces, dove troviamo una pietra caratterizzata dal segno della croce. Vorremmo offrirle questo dono con grande affetto, ma che sia una croce che non pesi sulle sue spalle, ma una piena di luce, di speranza e che accompagni il suo ministero al fianco del Santo Padre”.

Il sindaco di Concepción, Patricio Kuhn, gli ha donato un regalo e una pergamena. Dal canto suo, il Cardinale ha offerto un ostensorio per la Cattedrale, accolto dai presenti con un grande applauso.

In seguito, prima di un pranzo con le autorità, c’è stato un breve incontro con la stampa, nel corso del quale il porporato ha lasciato un saluto dicendo: “Alla società cilena, che ripone la sua fiducia nella Chiesa, nei suoi pastori e nelle sue istituzioni in un momento così difficile come quello che vive questo popolo (…). Il Cile si rialza in un momento duro”.

“Si nutre di una speranza crescente, che punta alla ricostruzione materiale, ma anche alla ricomposizione della fiducia, dei valori”.

“Una tragedia come questa pone sempre grandi domande sulla vita, sui valori, sulla convivenza sociale, sulla nostra immagine di Dio e sulla nostra relazione con Lui. E’ toccante constatare l’enorme fede del popolo cileno nei momenti di sofferenza. La Chiesa ha posto tutta la sua rete di parrocchie e comunità al servizio dei più vulnerabili, fornendo accompagnamento spirituale e solidarietà durante l’emergenza, soprattutto attraverso la Caritas”.

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ZENIT Staff

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