I salesiani al Giffoni Experience festival

​Il film Y​oung Tiger vincitore del DB Educational Award 2015, premio ideato e proposto per la manifestazione dal sacerdote Giovanni D’Andrea

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All’edizione 2015 del Giffoni Experience, il festival internazionale del cinema per ragazzi, non potevano mancare i salesiani nell’anno in cui la famiglia scaturita da Don Bosco celebra il bicentenario della sua nascita (1815-2015). L’occasione, dunque, era opportuna poiché una vetrina come quella del Giffoni che riunisce ragazzi dai 3 ai 18 anni, provenienti da varie parti del mondo per vivere l’esperienza del cinema e premiarlo come nelle grandi kermesse internazionali era imperdibile in quest’anno di celebrazione.

L’organizzazione del Giffoni Experience, in particolare nella persona del suo direttore artistico, il dott. Claudio Cubitosi, ha accolto volentieri la proposta nata da un’idea di don Giovanni D’Andrea, coordinatore oratori/emarginazione e disagio, e delegato nazionale dei Cinecircoli Giovanili Socioculturali (CGS), supportata da don Renato Butera, docente di giornalismo e cinema presso la Facoltà di Scienze della Comunicazione sociale dell’UPS, di assegnare un premio a uno dei film partecipanti al concorso che si distinguesse per il suo messaggio educativo. Perciò è nato il DB Educational Award 2015, attribuito a Cyprien Vial, giovane regista francese, per il film Young Tiger, o Bébé Tigre, come suona in lingua originale, film della sezione +16. 

Il film è stato scelto da una giuria composta da cinque giovani provenienti da altrettante realtà salesiane (Alassio, Ancona, Cagliari, Lecce e Varese), da Fabio Sandroni (CGS nazionale) e Cristiano Tanas (CGS nazionale), coordinati da don Butera. Questa la sintesi che motiva la scelta dei giovani della giuria: “Per l’originale e significativo messaggio educativo, il film rappresenta una frontiera sulla quale l’Europa e le nostre realtà sociali si stanno misurando. È un richiamo a rendersi presenti nelle periferie e a trovare soluzioni più umane per l’accoglienza dei giovani migranti non accompagnati. Dal punto di vista stilistico, si apprezza l’esposizione asciutta delle immagini che richiama il realismo della storia, senza indugiare su facili sentimentalismi. Il protagonista non è tale solo nel film, ma lo è anche nella sua vita: seppure nella difficoltà, è lui a guidare il proprio destino, compiendo le scelte giuste con le persone giuste che non gli hanno mai fatto mancare il sostegno e la fiducia”.

Il premio è stato consegnato al regista da don Filiberto González Plascencia, presente alla cerimonia di conclusione, che ha sottolineato l’importanza della presenza salesiana in una festa del cinema per ragazzi come quella di Giffoni e per un premio dato al film di Cyprien Vial che spinge alla riflessione seria sul problema dei minori migranti non accompagnati non solo gli adulti, ma gli stessi ragazzi. Ha sottolineato infine il fatto che la scelta della giuria per questo film su questo tema è espressione di quanto Papa Francesco ha raccomandato ai salesiani nella lettera per il Bicentenario della nascita di Don Bosco di avere speciale attenzione e cura dei media e del volontariato. Da parte sua, ​l’emozionatissimo regista ha dichiarato la sua soddisfazione nell’essere premiato e nel segnalare due luoghi così lontani e così bisognosi di sostegno: “È bello essere collegati da questo festival con persone e posti lontani e in difficoltà”.

Il DB Educational Award, infatti, consiste, oltre alla targa per il regista, alla attribuzione di dieci mila euro da destinare a due tra dieci istituzioni di promozione dei giovani bisognosi sparse nel mondo salesiano da lui scelte. Il regista francese ha indicato Manouba (Tunisia) e la missione di Iauaretê nell’Amazzonia (Brasile). La prima si occupa di attività di oratorio e formazione professionale per ragazzi e ragazze mussulmani in una zona di forte migrazione e con continue intimidazioni degli estremisti Islamici.

La seconda, che si trova a 1200 km da Manaus, è un’opera che sia per la precarietà delle strutture e sia per le ristrettezze economiche, è costretta a spendere le poche risorse per la benzina necessaria per gli spostamenti in barca, il cibo e le altre cose normali e quotidiane. I missionari non hanno nemmeno una casa dove vivere, le camere sono in un sottotetto, ricoperto di zinco e non hanno la possibilità di ospitare gli orfani o abbandonati dalle famiglie, che si presentano chiedendo cibo e rifugio. L’unica realtà esistente è un centro di formazione indigena con solo una piccola falegnameria e un piccolo mercatino, che va avanti con il sistema del baratto.

Durante la cerimonia, i ragazzi del laboratorio Percorsi creativi organizzato dai CGS e coordinato da Fabio Sandroni, don Cesare Orfini, Lorenzo Angelini e Nadia Ciambrignoni, hanno assegnato il premio omonimo al laboratorio a Thread of lies di Lee Han, film della sezione +13. Il laboratorio è una esperienza consolidata che si ripete puntualmente, e con entusiasmo, durante il Giffoni Experience dal 2007.

Quella del DB Educational Award è il primo esperimento di partecipazione diretta della Congregazione salesiana, attraverso il dicastero della comunicazione sociale, al Giffoni che ci si augura di ripetere per continuare una collaborazione discreta, ma attiva, con gli organizzatori di una manifestazione di tale portata internazionale in cui protagonisti sono i giovani, e di contribuire alla attenzione educativa e sociale che il Giffoni Experience ha maturato nella sua ormai lunga esperienza.

Per l’Università Salesiana è la seconda partecipazione al Giffoni con la presenza di uno dei suoi docenti. Lo scorso anno il prof. Butera vi ha partecipato insieme al prof. Antonio Dellagiulia per un percorso formativo a latere del festival che ha previsto quattro incontri formativi, su temi di psicologia dell’evoluzione e di comunicazione sui media tradizionali e nuovi, diretti ai genitori e organizzato su richiesta della chiesa locale nella persona di padre Alessandro Bottiglieri.

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ZENIT Staff

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