Santuario San Francesco di Paola

Guardare in Dio e nei suoi doni per capire dove andare

Monsignor Bertolone presiede la messa in occasione del pellegrinaggio del Movimento Apostolico al santuario di San Francesco di Paola

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Si è registrata una grande partecipazione di fedeli al pellegrinaggio organizzato dal Movimento Apostolico, in occasione di una giornata di preghiera e di riflessione al santuario di San Francesco di Paola. Oltre mille persone, in maggioranza giovani, hanno partecipato alla Santa Messa officiata da mons. Vincenzo Bertolone, Arcivescovo Metropolita di Catanzaro – Squillace, presidente della Conferenza Episcopale Calabra.
Il presule, come è nel suo costume, ha offerto il meglio di sé nello scuotere i giovani verso una vita più sobria e più santa, sulla scia dell’insegnamento di San Francesco di Paola. Li ha spronati a non consegnarsi alle illusioni di un mondo materiale e consumistico e li ha motivati ad essere veri apostoli, anche per poter storicizzare il carisma del Movimento Apostolico del ricordo e dell’annuncio della Parola, vivendolo anzitutto ogni giorno nella propria vita.
I giovani hanno animato la Messa con canti e musiche di grande impatto, esibendosi prima della celebrazione eucaristica in una serie di brani, accompagnati da un gruppo formato da giovani musicisti provenienti dalle loro parrocchie di riferimento. Il benvenuto ai presenti è stato loro rivolto dal presidente del Movimento Apostolico, Cesare Rotundo, latore del saluto di mons. Costantino Di Bruno, assistente centrale del Movimento Apostolico; di Cettina Marraffa, ideatrice di diversi musical sulla Parola e di quello carico d’amore di Maria Marino, chiamata dalla Vergine a ricordare e annunciare la Parola del Signore, ormai dimenticata.
È stato ricordato come l’ispiratrice sia molto legata al santo di Paola, a cui ha rivolto le sue prime preghiere, a protezione della missione e del cammino nella Chiesa del Movimento Apostolico, sorto per suo tramite. Don Gesualdo De Luca, responsabile regionale del gruppo ecclesiale, si è soffermato sul significato che assume una giornata di preghiera e di riscoperta di un Santuario così amato dalla gente; cuore spirituale e centro per eccellenza della devozione a San Francesco di Paola.
La sua vitalità da oltre cinque secoli ha da sempre attratto l’uomo nella ricerca dell’assoluto. Il tutto è stato possibile grazie all’ospitalità dei frati, guidati dal provinciale Padre Gregorio Calatorti, che ha accompagnato i pellegrini del Movimento Apostolico nei luoghi santi del santuario, soffermandosi sui i simboli delle gesta e dei miracoli del fondatore dell’ordine dei minimi. Interessante l’approccio che don Mimmo Concolino ha avuto con i tanti giovani presenti e non solo. Il sacerdote, filosofo e teologo, cappellano dell’Università Magna Grecia di Catanzaro, è anche autore di numerosi interessanti libri, tra i quali Dio e i numeri incapaci (Rubettino).
Don Mimmo, all’interno di una articolata e molto apprezzata relazione, si è soffermato sul valore dei carismi. Doni di Dio ad ogni uomo per partecipare, nella libertà piena del cuore, alla costruzione di in mondo migliore, in cui l’uomo possa e debba salvarsi. Ecco, tra gli altri, alcuni suoi passaggi salienti sul tema centrale della Chiesa e del popolo di Dio.
“I carismi sono strumenti efficaci dell’agire di Dio nel mondo. Possono cioè specificare, incanalare il nostro impegno missionario nel mondo secolare, rendendo visibile la bellezza del Signore nel suo corpo ecclesiale. Se pensiamo che lo Spirito, non è solo il datore della grazia sacramentale e dunque di una collocazione stabile dell’uomo nella Chiesa (battezzato, sposato, sacerdote) ma anche il comunicatore instancabile di infiniti e sempre nuovi carismi, lungo la storia millenaria della chiesa, allora possiamo pensare quest’ultima come una realtà viva, come un grande ed armonioso movimento in cui Dio stesso è all’opera nella storia.
San Giovanni Polo II aveva detto con lungimiranza che la Chiesa stessa è “movimento” (27 maggio 1998). Così, vivere da cristiani, significa essere in movimento, esprimere cioè la potenza del Vangelo in un mondo secolarizzato, non all’interno di una omologazione dell’esistenza, fatta di ripetizione di gesti e parole sempre uguali, ma ognuno con il proprio carisma, lavorando così in modo dinamico nella Chiesa e nella società e per questo in una novità sorprendentemente attraente, perché sorretta e corroborata dalla serie di carismi personali e di quelli condivisi.
Si tratta allora di andare verso ogni uomo di buona volontà non solo suscitando in lui la fede ma mettendolo in ricerca e discernimento circa il personale carisma dato dallo Spirito, come strumento di lavoro nel mondo e nella Chiesa. Con tale scoperta apparirebbe con forza l’irripetibilità di ogni persona che di essi vive e di ogni agire umano in favore del bene del mondo.
L’intera storia della Chiesa lo dimostra; se ogni carisma è infatti alla fine dono liberissimo ed imprevedibile dello Spirito, è vero anche che con esso ci viene comunicata una singolare forma di attuazione della fede cristiana, facendo apparire un novum che non viene dall’uomo o dal suo ingegno, ma anzitutto da Dio.
Per questo la stessa Chiesa si rinnova e ringiovanisce nella misura in cui discerne, accetta e favorisce il dono di Dio (carisma) nella propria vita e per essa nella vita del mondo. Così, il carisma del “ricordo e dell’annuncio della parola di Gesù che il mondo ha dimenticato” che caratterizza la missione e la vita del Movimento Apostolico, ha proprio questa forza interiore, la caratteristica, cioè, di poter essere vissuto mediante la forza di ogni carisma personale. Si comprende anche come nella vita di ogni movimento, gruppo o associazione, il carisma di fondazione vive e si diffonde per attrazione, proprio in virtù dei carismi personali vissuti in conformità al Vangelo”.

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Egidio Chiarella

Egidio Chiarella, pubblicista-giornalista, ha fatto parte dell'Ufficio Legislativo e rapporti con il Parlamento del Ministero dell'Istruzione, a Roma. E’ stato docente di ruolo di Lettere presso vari istituti secondari di I e II grado a Lamezia Terme (Calabria). Dal 1999 al 2010 è stato anche Consigliere della Regione Calabria. Ha conseguito la laurea in Materie Letterarie con una tesi sulla Storia delle Tradizioni popolari presso l’Università degli Studi di Messina (Sicilia). E’ autore del romanzo "La nuova primavera dei giovani" e del saggio “Sui Sentieri del vecchio Gesù”, nato su ZENIT e base ideale per incontri e dibattiti in ambienti laici e religiosi. L'ultimo suo lavoro editoriale si intitola "Luci di verità In rete" Editrice Tau - Analisi di tweet sapienziali del teologo mons. Costantino Di Bruno. Conduce su Tele Padre Pio la rubrica culturale - religiosa "Troppa terra e poco cielo".

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