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Gelosia di Dio

Alla fine dei tempi tutto ciò che è nato per adempiere il disegno del Creatore sarà riassorbito in Cieli nuovi e terra nuova

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Tina e Rino si sono sempre sentiti dire fin da piccoli: “Onora il padre e la madre”. Ora si stanno preparando al matrimonio e si sentono ripetere: “Lasceranno padre e madre… per diventare ed essere una sola cosa”.
L’amore coniugale è talmente prezioso da essere esclusivo, talmente simile all’amore trinitario da ereditarne la gelosia dell’appartenenza. “Saranno due in una sola carne”. “L’uomo non osi separare ciò che Dio ha unito”.
A questo punto il consorte viene prima del padre e della madre. L’unità coniugale va coltivata posponendo e relativizzando tutti gli altri affetti che potrebbero minare la stabilità della comunione fra gli sposi.
Ma come se non bastasse, verrà il momento a cui prepararsi per tempo, in cui Dio pronuncia tutta la sua gelosia e ti dice: “Chi è sposato viva come se non lo fosse”. L’amore coniugale vivrà ed esalterà l’indissolubilità concedendosi alla gelosia di Dio: “Non avrai altro Amore fuori di me”.
Per essere unicamente mio e sposare l’Amore assoluto lascerai tuo padre, tua madre, figli, campi con tutto il creato e perfino te stesso. Il tuo io è assorbito da Dio.
Alla fine dei tempi tutto ciò che è nato per adempiere il disegno del Creatore sarà riassorbito in Cieli nuovi e terra nuova. Quando il Sole di Dio comparirà in tutto il suo fulgore, le altre luci create non scompariranno ma diventeranno barlumi chiamati ad adorare la vera luce e facendole corona la esalteranno. Darò gloria a te senza gelosia perché la tua gloria sarà mia.

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Andrea Panont

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