Europa Cristiana in difesa della vita e del Vangelo

ROMA, giovedì, 10 giugno 2004 (ZENIT.org).- In tempi in cui si fa un gran parlare di Europa e delle sue radici cristiane, lo scorso 30 maggio, è stato presentato a Roma il Movimento Europa Cristiana.

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Per approfondire le origini e gli scopi di questo Movimento ZENIT ne ha intervistato il portavoce, Daniele Venturi.

Quali sono le associazioni che compongono il cartello che ha dato vita ad Europa Cristiana?

Daniele Venturi: Europa Cristiana è un movimento di opinione cristocentrico, nato per richiesta di alcuni giovani e non solo che partecipano alle attività del forum del sito dei “Papaboys” e alla mailing list di Profezie on line, un altro sito internet.

Si è sviluppato, negli scorsi mesi, un acceso dibattito sulle radici cristiane dell’Europa da inserire nel Trattato Costituzionale, anche attraverso i nostri siti web, ed in questi giovani partecipanti è emersa la volontà di poter fare qualcosa di più, diventare parte integrante ed attiva di questa specie di Europa che la politica ci sta proponendo.

Il Papa stesso ha invitato noi giovani a svegliare l’aurora. Abbiamo coinvolto alcuni amici, come ad esempio Arrigo Muscio, presidente dell’Associazione Genitori Cattolici, il giornalista Giancarlo Padula, Padre Ronald La Barrera, sacerdote carismatico del Perù che è anche l’assistente spirituale del Movimento, la giornalista Benedetta Cavicchia che cura la direzione di Papaboys Web Tv, il Dott. Piero Pirovano ed il Professor Giorgio Nicolini, poi abbiamo preso contatto con l’On. Carlo Casini del Movimento per la vita e con l’Associazione dei Focolari ed abbiamo organizzato un primo incontro a Roma, al quale hanno partecipato anche la Dott.ssa Mariarita Viaggi, ed il presidente della Circoscrizione XVII Dott. Vernarelli, unitamente al Dott. Giorgio Nicolini responsabile nazionale dei Giovani del Movimento per la Vita e Pietro Cocco, giornalista di Radio Vaticana.

Abbiamo scelto un Oratorio per ritrovarci, quello della Basilica San Giuseppe al Trionfale dell’Opera Don Guanella in Roma: è’ stato un incontro semplice, di presentazione del movimento che ha compiuto il suo primo passo ufficiale con la presenza all’Angelus del giorno 30 maggio. “Europa Cristiana: ci siamo”! è stato lo slogan della prima azione compiuta ufficialmente.

Un movimento di opinione quindi che andava costituito, anche come impegno di risposta ai tanti appelli del Santo Padre e per creare nuova linfa e nuovo interesse per questa nostra grande fede: l’Europa, non solo nelle radici, ma anche nella storia corrente, è vivente di cristianesimo, che traspira e traspare in ogni sua realtà, monumenti, chiese, opere d’arte.

E poi cristocentrismo, per rispondere con l’Assoluto ai problemi del mondo di oggi: Cristo è la risposta, Lui, solo Lui, nel mezzo ad ogni azione, ad ogni scelta, ad ogni decisione da prendere! Da queste persone che hanno costituito un primo passo, e dalla messa in rete del sito www.europacristiana.it che sarà la voce ufficiale del Movimento, stanno quotidianamente arrivando numerose adesione, sia di privati, sia di gruppi, movimenti ed associazioni.

L’ultima, in ordine cronologico, quella della Fondazione Sorella Natura che ha presentato ad Assisi la Charta dei Cristiani per l’ambiente, un impegno geniale per ripartire dalla cosa più semplice e fantastica che Dio ci ha donato: il Creato, che rappresenta ciò che in partenza dei tempi, è stato consegnato all’uomo. Un pegno che ognuno di noi ha nei confronti dell’Eterno, e che va non solo conservato, ma valorizzato.

Aspettiamo tante altre adesioni, per costituire un polo di azione, non solo intellettuale, ma anche concreto, in vista delle grandi sfide che la politica sociale, etica e morale dell’Europa si appresta a chiedere negli anni futuri.

Voi avete pubblicato un decalogo degli aderenti a Europa Cristiana. Può illustrarcelo? Quali i punti di maggior rilievo e perchè?

Daniele Venturi: Abbiamo chiesto a padre Antonio Rungi, teologo moralista e superiore provinciale dei Passionisti di Napoli un decalogo particolare, che si ispirasse ai 10 Comandamenti, regole assolute della nostra fede cristiana.

Ecco i dieci punti del Decalogo di Europa Cristiana: Non avrai altra religione se non quella cristiana, che è il punto di partenza e di sviluppo spirituale del tuo itinerario spirituale di due millenni si storia civile ed ecclesiale; Non avrai altro Dio, se non quello rivelato da Gesù Cristo, che è Padre, Figlio e Spirito Santo, ovvero la SS. Trinità; Onorerai di speciale devozione la Madre del Signore ed i Santi che sono coraggiosi testimoni dell’amore di Dio nel mondo; Rispetterai la legittima autorità religiosa, soprattutto se si tratta del Capo supremo della Chiesa universale, istituita da Gesù Cristo per il bene dell’umanità; Proteggerai da qualsiasi tentativo di distruzione o alienazione il ricco ed esteso patrimonio artistico, culturale, umano, sociale e politico di ispirazione cristiana; Tollererai le altre religioni, espressioni di altre fedi e di altre identità culturali, senza venir meno alla tua identità originaria di nascere e svilupparti come Continente cristiano; Difenderai la vita e la famiglia, come valori essenziali per sopravvivere.

Nessuna violenza ed offesa ammetterai nei loro confronti; Costruirai una società a misura d’uomo, senza negare la dimensione interiore e spirituale che porta in sé; Lavorerai in collaborazione con tutti gli uomini di buona volontà per la difesa dei diritti di ogni popolo e nazione, a partire dai più deboli e bisognosi. Favorirai la crescita civile e democratica all’interno e all’esterno di te, senza differenziazione tra Paesi potenti o forti economicamente e politicamente.

Credo che, come nei Comandamenti, non ci siano dei punti più interessanti ed altri meno centrali. “Io sono il Signore Dio tuo, non avrai altro Dio all’infuori di me”: questa è la base dei Comandamenti, e questa è anche la base del Decalogo dell’Europa Cristiana che ci impegniamo a rispettare e vorremmo che altri cattolici, e cristiani, rispettassero.

In una concezione di Europa che ha difficoltà ad accettare una visione religiosa di ciò che ne costituisce il fondamento, voi avete impostato tutto su una visione cristocentrica dell’Europa. Ci spieghi le differenze con la concezione illuminista e il perchè di questa sottolineatura dell’essere cristiano?

Daniele Venturi: Un’ Europa veramente cristiana non può non porre al centro Gesù, fondatore e capo del cristianesimo. Probabilmente molti hanno dimenticato questo elementare concetto: Gesù ci ha donato il Vangelo, che avvalora e riconferma i comandamenti e ci impegna nell’amore verso Dio ed il prossimo.

Conviene ricordare che il Vangelo costituisce un impegno concreto di vita che pone al centro Gesù stesso. Dall’amore verso la Santissima Trinità deriva quello verso il prossimo.

La concezione illuminista, nella sua negazione di Dio, è antitetica alla concezione Cristocentrica come ci viene rammentato dal Magistero della Chiesa (ad es. Inimica Vis e Humanum Genus di Leone XIII) o da altra documentazione pubblicata su http://www.genitoricattolici.org/chiesa%20e%20massoneria.html alla quale si rimanda per una migliore disanima. Il Papa ci dice: “Non abbiate paura! Spalancate le porte a Cristo!”.

Alla base della vita di ogni uomo c’è Cristo, oggi è tempo di riscoprirlo e riproporlo, come unica possibilità di salvezza, sia per l’eternità, sia per l’era contemporanea.

Europa Cristiana è molto attenta alla dimensione della difesa della vita. Che puoi dire a questo proposito?

Daniele Venturi: La centralità del rispetto della vita, legge fondamentale per chi si professa cristiano. Vogliamo riproporre la dimensione naturale dello sviluppo nella società civile, nella quale la vita umana viene trattata con il massimo rispetto; dove non si puo’ uccidere in nome de
l progresso e della scelta di opportunità. Un mondo che sta distruggendo se stesso non è per noi giovani! La vita è dono di Dio, e come tale va rispettato.

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ZENIT Staff

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