Carta regalo

Il Bambinello nel presepe è “l’uomo-regalo” che si è rivestito della carne di peccato e della miseria umana

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Un grande pancone al mercato reclamizza con considerevole anticipo l’arrivo del Natale. Vedo gente che depone oggetti di vario tipo, di diverse dimensioni…

Ma ogni cosa, anche se di poco valore, dai commessi veniva rivestita da splendida carta scintillante, stretta e ingentilita da un nastro riccioluto a coda di porcellino: “Ecco a lei il regalo coi fiocchi !”.

Tutto diventava regalo, tutto era regalabile. L’intenzione d’un dono riveste di grazia e leggiadria ogni cosa piccola o banale.

All’ingresso, un manichino in posa di chi invitava a comprare, rivestito di luccicante carta indorata e cinto da un nastro con la scritta “uomo pacco-regalo”.

In un angolo, poco discosto, in un presepe giaceva il Bambinello, nudo. Ecco “l’uomo-regalo” che si è rivestito della carne di peccato e della miseria umana.

Mentre sul pancone era la carta preziosa ad indorare ogni cosa piccola o scialba, nel presepe era Dio a rivestirsi di tutto ciò che andava perduto, per rivestirlo dello splendore iniziale e ridare ad ogni carne l’importanza divina.

Rivestiti di tanto valore, Lui invita me e te a “farci regalo” per ogni uomo che passa.

Ciao da p. Andrea

Per richiedere copie dei libretti di padre Andrea Panont e per ogni approfondimento si può cliccare qui.

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Andrea Panont

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