Papa si confessa ©Servizio Fotografico - L'Osservatore Romano

"24 ore per il Signore": il Papa invita i fedeli a vivere con fede questo appuntamento

Confessionali aperti senza interruzione tra il 23 e il 24 marzo nelle chiese di tante diocesi in tutto il mondo

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Papa Francesco ha inviato tutte le comunità cattoliche nel mondo a “vivere con fede” l’appuntamento del 23 e 24 marzo delle “24 ore per il Signore”.
Durante l’Udienza generale di oggi, 22 marzo 2017, ha dunque sostenuto questa iniziativa del Pontificio Consiglio per la Promozione della Nuova Evangelizzazione.
L’evento si tiene in molte diocesi ad ogni latitudine “per riscoprire il sacramento della riconciliazione”, ha sottolineato Francesco. Ogni diocesi terrà aperta almeno una chiesa per ventiquattr’ore di seguito per consentire, a quanti lo desiderano, di accostarsi al Sacramento della Penitenza, in un contesto di adorazione Eucaristica. Prologo dell’iniziativa venerdì scorso, 17 marzo, nella basilica di San Pietro, con la celebrazione penitenziale presieduta dal Papa, che si è inginocchiato per confessarsi e a sua volta ha confessato sette penitenti per quasi un’ora in totale.
“Auspico che anche quest’anno – ha aggiunto – tale momento privilegiato di grazia del cammino quaresimale sia vissuto in tante chiese per sperimentare l’incontro gioioso con la misericordia del Padre, che tutti accoglie e perdona”.
Sempre oggi in Piazza San Pietro, salutando al termine della catechesi i fedeli di lingua polacca, il Pontefice ha detto: “La Quaresima ci chiama alla conversione e alla penitenza: ci indica il digiuno, la preghiera e l’elemosina come via di trasformazione; ci incoraggia all’esame di coscienza con l’umile ammissione delle colpe e la confessione dei peccati”.
Citando un discorso di San Giovanni Paolo II agli universitari del 26 marzo 1981, Bergoglio ha aggiunto: “Imparate a chiamare bianco il bianco, e nero il nero, male il male, e bene il bene. Imparate a chiamare peccato il peccato, e non chiamatelo liberazione e progresso”. Papa Francesco ha dunque concluso: “Pieni di fiducia nella potenza della Parola di Dio apriamo i nostri cuori al dono della Sua misericordia e del Suo perdono. Sia lodato Gesù Cristo”.
[a cura di Federico Cenci]

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ZENIT Staff

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