Lettura
Il mese di novembre si chiude con la festa dell’apostolo sant’Andrea, e i passi della liturgia della Parola vengono a ricordarci la chiamata che Gesù rivolge ai primi quattro discepoli, Pietro, Andrea, Giacomo, Giovanni, e la bellissima riflessione dell’apostolo Paolo sulla necessità che la fede professata diventi fede raccontata e trasmessa. Qualche giorno fa abbiamo concluso l’Anno della Fede nella consapevolezza della responsabilità che abbiamo, come battezzati, di annunciare il Vangelo e di portare nel mondo la bella notizia, perché “ogni uomo possa vedere la salvezza del Signore”. Non c’è vocazione senza la missione.
Meditazione
È vero che la vita cristiana scaturisce dall’acqua battesimale, come l’acqua dalla sorgente, e che la fede è generata da questo lavàcro spirituale. Ma è altrettanto vero che la fede diventa innamoramento e sequela di Cristo solo nel momento in cui Egli ti vede, ti chiama e il fascino di quello sguardo ti rende suo discepolo, per l’avventura dell’evangelizzazione, cioè dell’andare nel mare della storia e pescare l’umanità: una prospettiva per nulla rassicurante e tranquilla, che necessita di uomini e donne pronti a lasciare subito ogni legame, a diventare quasi “senza radici” (la barca e il padre, per Andrea e i suoi amici) e, in questa libertà dagli affetti più cari e dalle cose, decidersi per il Signore e per l’annuncio della sua parola. La Chiesa di oggi propaga nel mondo il “comando” del Maestro: “andate e annunciate il Vangelo sino agli estremi confini della terra”, e vive nella consapevolezza che la chiamata alla fede e all’incontro con Gesù è frutto di impegno e di responsabilità personali e comunitarie. Certamente, si tratta di studiare strategie pastorali e di primo annuncio rispondenti alla sensibilità dell’uomo d’oggi, ma nulla è tolto alle condizioni fondamentali dell’evangelizzazione: una bocca che proclami e confessi la centralità di Gesù Cristo, un cuore (tutta la persona) che si affidi totalmente a Lui, una vita cristiana fatta di testimonianza, e dei piedi che sappiano mettersi in cammino lungo i sentieri della storia. Non importa, poi, se tutti ascolteranno o se tutti perverranno alla fede. È importante e decisivo che non si venga meno, per timore o per pigrizia, dall’impegno per un futuro della fede che non illuda né deluda, ma, al contrario, per una fede che faccia incontrare il Signore, Via Verità e Vita.
Preghiera
Signore Gesù, per intercessione di sant’Andrea, dona alla tua Chiesa nuovi apostoli e nuovi discepoli pronti a donarti tutta la loro vita e rendi tutti i battezzati testimoni credenti e credibili del tuo Vangelo.
Agire
Ripensa alla tua “vocazione”, cioè alla chiamata che come cristiano il Signore ti ha rivolto e alla responsabilità che Egli ti ha affidato, perché la tua vita possa essere “risposta” fedele e generosa.
Meditazione del giorno a cura di monsignor Giovanni Ricchiuti, vescovo eletto di Altamura – Gravina – Acquaviva delle Fonti, tratta dal mensile Messa Meditazione, per gentile concessione di Edizioni ART. Per abbonamenti: info@edizioniart.it