NAPOLI, giovedì, 16 agosto 2007 (ZENIT.org).- Il 29 d’agosto avrà inizio la XII Conferenza Internazionale promossa dalla Società Europea di Donne per la Ricerca Teologica, la ESWTR (European Society of Women for Theological Research), sul tema “Diventare ‘comunità viventi’ all’interno della famiglia, della società, delle Chiese”.
L’ESWTR è un’associazione ecumenica nata in Svizzera nel 1986, che vede la partecipazione di circa 700 iscritte provenienti dalle Chiese cattolica, protestante e ortodossa.
La Conferenza, che si terrà a Vico Equense (Napoli), vedrà per la prima volta la partecipazione di un considerevole numero di donne cattoliche.
La professoressa Adriana Valerio, Presidente di questa associazione di teologhe europee, ha spiegato a ZENIT che “il tema del convegno è la vita, o meglio, la tematica di come le donne rendano vivi i luoghi che abitano: le famiglie, le società, le chiese”.
In merito sempre alla Conferenza ha poi confessato di aspettarsi “contributi che da una parte rileggano la Bibbia e la Tradizione nel senso della vita e, dall’altra, indichino strade nuove per fondare una ‘cultura della vita’”.
Parlando, invece, della sua nomina a questo incarico, la Valerio ha detto che “è stata proprio la forte presenza della componente protestante, e soprattutto delle teologhe provenienti dai Paesi dell’Europa centro-settentrionale – la metà delle iscritte è di area tedesca – , a favorire la mia elezione a Presidente”.
“Il mio compito, infatti, è stato quello di incoraggiare la partecipazione delle studiose provenienti dai Paesi cattolici”, ha continuato la teologa.
“Si può già vedere un ottimo risultato in questo Convegno per la presenza, per la prima volta in 20 anni, di 35 spagnole e 30 italiane”, ha sottolineato.
La Valerio ha quindi fotografato la situazione delle teologhe nel nostro Paese ed ha spiegato che sono “sempre più numerose le teologhe impegnate in Italia negli studi teologici, che, negli ultimi anni, hanno potuto ampliare, grazie alle donne, inaspettate prospettive di analisi e nuove ipotesi di ricerca”.
“Alcune Facoltà Teologiche (come il Marianum, l’Auxilium, il Sant’Anselmo, la Gregoriana) hanno anche integrato i tradizionali corsi di studio con insegnamenti specifici in studi ‘di genere’, ma il cammino è ancora lungo perché il mondo accademico riconosca e assimili tali risultati”, ha osservato.
Nel commentare il nuovo impulso dato da Benedetto XVI ad una maggiore presenza femminile nelle alte sfere della Chiesa, la Presidente ha affermato di ritenere che “siano estremamente importanti le parole del Papa circa la necessità di valorizzare il ruolo della donna, nonché di favorire una maggiore responsabilità femminile all’interno della Chiesa”.
“Aspettiamo che queste spinte trovino una loro concretizzazione e che vengano fatti ulteriori passi per un superamento dell’attuale tabù ancora esistente in molte chiese circa la presenza femminile nell’ambito del sacro”, ha poi affermato.