Ha lasciato intendere di non amare troppo i viaggi all’estero e ha annunciato una possibile data per la sua visita dai terremotati di Amatrice e dintorni.
Durante il volo Roma-Tbilisi, papa Francesco ha colto l’occasione salutare uno a uno i settanta giornalisti in viaggio con lui, e di ringraziare Greg Burke, che per la prima volta lo accompagna in una visita pastorale fuori dall’Italia, in qualità di direttore della Sala Stampa Vaticana.
“Benvenuti, grazie per il vostro lavoro – ha detto rivolto alla stampa -. Questo viaggio sarà breve, grazie a Dio, in tre giorni torneremo a casa…”. Una battuta che sembrerebbe confermare la scarsa propensione al viaggio e allo spostamento del pontefice argentino.
Ad una domanda sul suo incontro con i terremotati, il Santo Padre ha confermato il suo desiderio di effettuare una visita privata, priva di ufficialità e di cerimonie, precisando che ci sono tre date possibili, una delle quali è la prima domenica di Avvento. Secondo alcune fonti, tuttavia, la visita potrebbe avvenire già nei prossimi giorni e senza preavviso, forse martedì 4 ottobre, festa di San Francesco d’Assisi.
Una giornalista, ostacolata involontariamente da due colleghi di alta statura, intenti a scattare foto, ha rischiato di non ricevere il saluto del Papa, e, ha scherzato dicendo che le donne vengono penalizzate. “Dovete fare la rivoluzione”, è stata l’altrettanto ironica replica di Francesco. [L.M.]
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Terremotati: probabile visita del Papa la prima domenica d’Avvento
È stato lo stesso Francesco ad anticiparlo nel volo per la Georgia, durante il quale ha confidato: “Grazie a Dio in tre giorni siamo a casa…”