Servizio Fotografico © L'Osservatore Romano

Iniziato stamattina il viaggio del Papa in Georgia ed Azerbaijan

Nel telegramma a Mattarella: “Il mio viaggio per favorire l’unità dei cristiani e il dialogo tra culture e religioni”. Prima di partire, consueta sosta a Santa Maria Maggiore

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È iniziato il viaggio di papa Francesco in Caucaso. Il volo papale è decollato puntuale alle 9 dall’aeroporto di Fiumicino ed atterrerà allo scalo internazionale di Tbilisi, alle 15 ora locale (13 ora italiana).
Quella del 30 settembre – 2 ottobre rappresenta la seconda tappa del Santo Padre in Caucaso, dopo il viaggio in Armenia dello scorso giugno. I primi due giorni saranno dedicati alla Georgia, mentre la giornata di domenica, il Pontefice concluderà la sua visita pastorale in Azerbaigian.
Nel rituale telegramma di saluto al presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, il Papa ricorda che scopo del suo viaggio è principalmente quello di “favorire l’incontro e il dialogo tra culture e religioni diverse, per rafforzare il cammino dell’unità dei cristiani e per confermare la comunità cattolica nella fede”.
Al tempo stesso Francesco augura alla “nazione italiana” e al suo capo dello Stato, “fervidi auspici per il progresso spirituale, civile e sociale” del Paese. Nel corso del suo viaggio, l’aereo papale ha attraversato i cieli di Bosnia, Serbia, Montenegro, Bulgaria e Turchia; ai rispettivi presidenti ha inviato un telegramma di saluto.
Nel suo ultimo tweet, invece, il Santo Padre, rivolto a tutti i fedeli, scrive: “Oggi parto per la Georgia e l’Azerbaigian. Accompagnatemi con le vostre preghiere per seminare pace, unità e riconciliazione”.
Come ormai da abitudine, prima della partenza Papa Bergoglio ha fatto sosta nella Basilica di Santa Maria Maggiore, per pregare dinanzi all’icona binzantina Salus Populi Romani. È la 40esima volta, da quando è sul soglio pontificio, che si reca in questa Basilica Papale.

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ZENIT Staff

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