Due coniugi e un pastore, tutti e tre cristiani pentecostali, sono stati aggrediti a Kharghar, nel municipio di Navi Mumbai, nello stato indiano di Maharashtra. L’agenzia Fides riferisce che il 16 settembre il pastore Prashant Bhatnagar, Sachin Shenge e sua moglie Manisha stavano distribuendo volantini che invitavano le persone a partecipare a una liturgia domenicale.
A un certo punto, tuttavia, si sono radunati vicino a loro appartenenti al gruppo “Shri Ram Pratishthan”, di matrice indù, che hanno dapprima protestato, poi minacciato i tre pentecostali e infine li hanno percossi fisicamente. Alcuni aggressori hanno anche urinato sul pastore ferito e tramortito. Rilasciati privi di sensi e condotti in ospedale, i cristiani hanno presentato denuncia alla polizia di Kharghar, per sequestro di persona e violenza.
Sajan K. George, presidente del Consiglio globale dei cristiani indiani (Gcic) ha commentato a Fides: “Condanniamo fermamente l’attacco contro i cristiani pentecostali. L’India è un Paese laico e i cristiani non stavano facendo nulla di illegale. Gli estremisti accusano falsamente i pentecostali di attività di conversione, indulgono nella violenza e seminano diffidenza e sospetto verso i cittadini cristiani, creando danno alla società indiana”.
India: violenza indù contro tre cristiani
Gli aggrediti, di confessione pentecostale, sono stati condotti in ospedale privi di sensi. Consiglio globale dei cristiani indiani: “False accuse di proselitismo verso i cristiani”