San Giovanni in Laterano mosaic of apside -

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A San Giovanni, Messa per le vittime degli attentati di Parigi

Domani, alle 17, la tradizionale «Missa pro natione Gallica» presieduta dal card. Vallini che guiderà clero e fedeli in processione attraverso la Porta Santa

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A un mese dai drammatici attentati del 13 novembre, domANI martedì 15 dicembre si pregherà per le vittime di Parigi nella basilica di San Giovanni in Laterano. L’occasione sarà offerta dalla tradizionale «Missa pro natione Gallica» che sarà presieduta alle 17 dal cardinale vicario Agostino Vallini, il quale guiderà la processione introitale del clero e dei fedeli presenti attraverso la Porta Santa e celebrerà in lingua francese.

Tra le personalità transalpine è prevista la partecipazione di Francois Xavier Tilliet, incaricato d’affari dell’Ambasciata di Francia presso la Santa Sede. Lo rende noto al settimanale diocesano RomaSette il canonico francese del Capitolo Lateranense monsignor Arnould Louis Duval, che aggiunge: “Il servizio liturgico sarà curato dagli studenti del Seminario Francese di Roma che si occuperanno anche dei canti insieme alla Cappella Ludovicea, coro sostenuto dall’Ambasciata di Francia, diretti dal maestro Ildebrando Mura”.

La solenne liturgia, che tradizionalmente è fissata alla data del 13 dicembre – quest’anno posticipata a causa dell’apertura della Porta Santa con Papa Francesco -, fa memoria dello speciale legame che unisce la nazione francese con la cattedrale di Roma a partire dalla conversione al cattolicesimo del re di Francia Enrico IV di Borbone, nato a Pau il 13 dicembre 1553 (da qui la scelta del 13 dicembre come data della celebrazione) e morto a Parigi il 14 maggio 1610.

Enrico IV, il 25 luglio 1593, entrò trionfante nella Capitale francese al termine della cosiddetta guerra dei tre Enrichi che vide fronteggiarsi, per la conquista del trono di Francia, Enrico Guisa, Enrico III e il re di Navarra Enrico IV il quale, dopo essersi convertito pubblicamente al cattolicesimo, nel 1598 promulgò l’editto di Nantes con cui proclamava il cattolicesimo religione ufficiale assicurando la libertà di culto ai protestanti.

Traccia di tale legame è la statua bronzea raffigurante proprio Enrico IV posta nel 1608 sotto il portico dell’ingresso laterale di San Giovanni – quello di accesso diretto al transetto – e che fu voluta dai canonici del Capitolo lateranense beneficiati dallo stesso re. Non solo: da allora, prima tutti i re di Francia e poi tutti i presidenti della Repubblica francese assumono di diritto il titolo di protocanonico del Capitolo lateranense. In più, per la stessa tradizione, almeno un canonico dello stesso Capitolo è di nazionalità francese.

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ZENIT Staff

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