Auschwitz

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Addio a Enrica Zarfati, l’ultima ebrea romana sopravvissuta di Auschwitz

Scomparsa a 94 anni, la donna era abitante storica della Garbatella. Testimoniò con coraggio l’orrore dello stermino nazista

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Enrica Zarfati, l’ultima ebrea romana sopravvissuta all’Olocausto, è morta ieri a 95 anni. Classe 1921, la donna fu l’ultima tra le ebree romane deportate ad Auschwitz e sopravvissute ai campi di sterminio; alla vigilia della liberazione di Roma fu riconosciuta da una spia fascista che la denunciò per poche lire ai nazisti.
Fu arrestata il 9 maggio del 1944 e partì per la Polonia circa un mese dopo, il 26 giugno. Fu liberata dopo quasi un anno e fece ritorno in Italia il 6 settembre del 1945.
Storica abitante del quartiere Garbatella, nel corso della sua vita si era impegnata a raccontare coraggiosamente la Shoah per testimoniarne l’orrore e mantenere viva la memoria, specie tra i giovani, contro ogni forma di negazionismo.
“Ci ha lasciati oggi alla soglia dei 95 anni un’altra testimone dell’orrore di Auschwitz-Birkenau, un’altra grande voce di Memoria che tanto ha fatto per la coscienza delle nuove generazioni e che non sarà dimenticata”, scrive la presidente dell’Unione delle Comunità Ebraiche Italiane, Noemi Di Segni, in una nota.
“Enrica – prosegue – ha sperimentato sulla propria pelle e nella propria anima l’abisso della disumanità. Un abisso che non l’ha mai abbandonata, ma che non le ha comunque impedito di costruire un futuro ed essere un esempio per tante persone”.
La presidente Di Segni si unisce quindi “al dolore della sua famiglia, dei suoi cari, dei tanti che da lei hanno appreso una lezione di impegno e di coraggio. Sia il suo ricordo di benedizione”.

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ZENIT Staff

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