Gian Luigi Gigli

Ufficio Stampa Gruppo Parlamentare PER L'ITALIA-CENTRO DEMOCRATICO

Gigli: “La politica si adoperi perché nessuna donna sia più costretta ad abortire”

Il presidente del Movimento per la Vita trae spunto dall’attenzione di Madre Teresa di Calcutta per i bambini non nati, richiamata ieri dal Papa e oggi dal cardinale Parolin

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“Chiediamo a tutte le forze politiche che siano realizzate le condizioni perché in Italia nessuna donna sia più costretta ad abortire”. Lo ha affermato il presidente del Movimento per la Vita, Gian Luigi Gigli, sulla scia delle di ieri di Papa Francesco per la santificazione di Madre Teresa, “che si è sempre impegnata in difesa di ‘chi non è ancora nato’”, cui si sono aggiunte oggi, sottolinea Gigli, quelle del Segretario di Stato, Pietro Parolin, a tutela del concepito.
“Nei due autorevolissimi interventi si conferma la particolare considerazione della Chiesa per il volontariato in difesa della vita, alla scuola di Madre Teresa di Calcutta, che tante energie spese per evitare che il più povero tra i poveri, il bambino non ancora nato, potesse essere soppresso con l’aborto”, ha proseguito il presidente del Movimento per la Vita italiano.
“Per difendere i nascituri, Madre Teresa – ha poi concluso Gigli – mise a disposizione se stessa, implorando: ‘dateli a me’. Al tempo stesso intervenne con coraggio presso tutti i potenti, senza inginocchiarsi a nessuna cultura alla moda e nessuna autorità, se non a quella del Vangelo”.

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ZENIT Staff

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