Daily meditation on the Gospel

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Il Figlio dell’uomo è signore del sabato

Meditazione della Parola di Dio di sabato 3 settembre 2016 – XXII Settimana del Tempo Ordinario

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Lettura
Paolo invita i cristiani di Corinto a riconoscere che tutto ciò che hanno è dono di Dio, e che il dono più grande è proprio lui che li ha generati in Cristo Gesù per mezzo del Vangelo. Mentre Gesù, ai farisei scandalizzati per l’azione dei suoi discepoli, si presenta come “signore del sabato”.
Meditazione
Spesso nei Vangeli le pratiche legate all’osservanza del sabato diventano motivo di polemica e di scontro tra Gesù e i farisei. Rispetto ad esse, Gesù manifesta infatti una grande libertà che nasce dal suo desiderio di restituire al sabato il suo vero significato. Questa libertà ha evidentemente contagiato anche i suoi discepoli che, di sabato, spinti dalla fame, strappano delle spighe e le sfregano con le mani, compiendo una delle azioni proibite. A questo punto, i farisei li interrogano chiedendo loro il perché della trasgressione. Non sono però i discepoli a rispondere, ma Gesù stesso rievocando quanto fatto dal re Davide che, spinto dalla fame, mangiò e diede da mangiare ai suoi i pani dell’offerta che solo ai sacerdoti era lecito mangiare. L’esempio riportato da Gesù testimonia che la vita dell’uomo con i suoi bisogni, anche i più elementari come nutrirsi, viene prima dell’osservanza della norma. Nella frase finale, egli si attribuisce il titolo di “Figlio dell’uomo”, come già in Lc 5,24, dove afferma che il Figlio dell’uomo ha il potere, sulla terra, di perdonare i peccati. Questo titolo rimanda all’Antico Testamento, al capitolo 7 del libro di Daniele, e Gesù lo utilizza per svelare la novità da lui portata, come la sua signoria sul sabato. Se proviamo a leggere il resto del Vangelo di Luca per scoprire cosa fa Gesù di sabato, scopriamo che la sua signoria su questo giorno si rivela nel restituire all’essere umano una vita piena e abbondante. Davanti al comportamento di Gesù possiamo, dunque, chiederci se ciò che ci spinge ad agire è la sua stessa passione per la vita dell’uomo, il desiderio di contribuire affinché tutti possano godere di una vita “piena e abbondante”.
Preghiera:
«Io sono venuto perché abbiano la vita e l’abbiano in abbondanza» (Gv 10,10): chiedo al Signore la grazia di condividere la sua passione per la vita dell’uomo.
Azione:
Proverò a riguardare la giornata appena trascorsa per scoprire che cosa ha orientato il mio agire.
***
Meditazione a cura di Marzia Blarasin, tratta dal mensile Messa Meditazione, per gentile concessione di EdizioniART. Per abbonamenti: info@edizioniart.it.  

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ZENIT Staff

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