Ti racconto il grazie di Rossella a Dio per il dono della fede e la sua grande riconoscenza verso il marito che, nel corso degli anni, l’aveva aiutata a ripetere e a vivere la preghiera: “Signore aumenta la mia fede”.
Ai funerali di suo figlio, giovane di diciotto anni, morto in un incidente stradale, confida al marito, uomo profondamente credente, il suo desiderio di sapere, di conoscere come sta Claus…ora che non c’è più. Che venisse almeno qualcuno dal cielo a illuminarla.
Dopo un mese tornarono in chiesa a celebrare il trigesimo del figlio e lei si preparò a questa cerimonia leggendo qualche riflessione sul perché della morte e sulla importanza della “fede-fiducia nell’amore di Dio”.
Passarono gli anni e anche lei fu chiamata da Dio in Paradiso.
Lì, Gesù la introdusse nelle cose del Padre; le mostrò l’evidenza di tutto ciò che aveva creduto. Lì Rossella capì finalmente tutto.
Non c’era più bisogno della fede; era nell’evidenza: perché cominciò a vedere con i suoi occhi le meraviglie di Dio, a godere l’ineffabile realtà. Prima di tutto comprese che è veramente inutile che qualcuno venga dal Paradiso a rassicurarci su ogni cosa…
Non lo capiremmo; anche se usasse i termini più precisi, se desse le spiegazioni più acute, ci sentiremmo ripetere le parole che Gesù disse a Tommaso: “Beati coloro che credono senza vedere”.
Dio è ineffabile, indicibile, imperscrutabile. È per questo che in questa vita, solo la fede in Lui ce lo rende “visibile, comprensibile, godibile”.
Fidati
“Signore aumenta la mia fede”.