Rocco Chinnici (Wikimedia Commons)

Rocco Chinnici (Wikimedia Commons)

Rocco Chinnici: un premio per ricordarlo

Domani a Piazza Armerina, l’assegnazione dei riconoscimenti in memoria del magistrato assassinato dalla mafia nel 1983

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Come è consuetudine da trent’anni, Piazza Armerina, nella splendida cornice del Teatro Garibaldi, assegnerà il Premio “Rocco Chinnici”, manifestazione di cadenza biennale, giunta alla sua XIV edizione.
L’organizzatrice Lina Grillo ha raccontato a ZENIT le origini del premio, dedicato al magistrato assassinato dalla mafia nel 1983, e il criterio di scelta dei premiati. “Il 10 maggio del 1986 abbiamo intitolato il nostro terzo circolo a Rocco Chinnici, in occasione dell’ultimo incontro con i bambini – ha ricordato la Grillo -. Chinnici era convinto che l’educazione dei bambini alla legalità potesse strappare i ragazzi alla manovalanza della mafia. Così Salvatore Roccaverde, con i docenti e il consiglio di circolo, estese il premio a livello nazionale”.
Il settore A è dedicato a personalità del mondo civile che si siano distinte per l’opera di contrasto alla criminalità mafiosa. Il settore B è per le scuole (primaria e media), mentre il settore C è rivolto alle superiori e ai laureati che abbiano scritto tesi inerenti alla lotta alla mafia.
Vi sono premi e targhe alla memoria, nell’ambito del XII premio, che fu attribuito a Placido Rizzotto. Una targa alla memoria è andata a Giuseppe Marrazzo, giornalista Rai, e a Danilo Croci per la sua opera di educatore alla non violenza. Tra gli ospiti: l’ex magistrato Carlo Palermo. È stato premiato anche il libro scritto dalla figlia della donna che morì uccisa nella strage di Pizzo Lungo, in un attentato che aveva come obiettivo proprio Palermo e in cui perirono una mamma e due gemellini, mentre la figlia della vittima rimase illesa.
“Viviamo questo evento con grande attenzione gioia e slancio – prosegue Lina Grillo – e vorremo sempre offrire alle nuove generazioni la testimonianza di chi ha messo a repentaglio la propria vita, come Rocco Chinnici, per contrastare l’illegalità, che ogni anno miete numerose vittime”.
Quest’anno sarà premiato don Cosimo Scordato (autore del libro Dalla mafia salvaci Signore) e don Giuseppe Di Stefano, di Brindisi, assieme a due scuole che sono state oggetto di atti vandalici e ad una dirigente. Una targa sarà attribuita a Salvatore Roccaverde.
Altro premiato è il vicecapo della polizia, Luigi Farina. Due giornalisti, Enrico Bellavia (Repubblica) e Luigi Feo, verranno a ritirare il premio per Giuseppe Marrazzo.
La premiazione del settore A, rivolto alle personalità civili, avrà luogo il 13 maggio, quella per le scuole il 21 maggio. Domani saranno presenti: il magistrato Leonardo guarnotta; l’avvocato Carlo Palermo (ex magistrato); il vicecapo della polizia, Luigi Farina; il questore di Agrigento, Mario Finocchiaro; il giornalista di Repubblica Enrico Bellavia. Saranno inoltre premiati un imprenditore antiracket calabrese, Tiberio Bentivoglio, e Giovanni Paparcuri, superstite della strage in cui morì Chinnici.
 

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Maria Luisa Spinello

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