ROMA, martedì, 2 dicembre 2008 (ZENIT.org).- Accendere una candela il giorno di Natale per esprimere sostegno alla Chiesa perseguitata nel mondo è la proposta della campagna “Una luce per la Chiesa perseguitata”, lanciata dal Segretariato italiano dell’organizzazione caritativa Aiuto alla Chiesa che Soffre (ACS).
Collegandosi al sito www.acs-italia.org è possibile partecipare all’iniziativa, alla quale hanno aderito in pochi giorni già più di 2.000 benefattori. Si potrà richiedere la candela versando un piccolo contributo, che verrà destinato ai progetti ACS di sostegno alla Chiesa perseguitata.
La campagna, spiegano gli organizzatori, “ricorderà i cattolici non solo dei Paesi nei quali testimoniare la fede in Cristo può comportare ‘apertamente’ la persecuzione e la violenza – come accade in Cina, in India, in Pakistan e in alcuni Stati a maggioranza religiosa islamica -, ma anche tutti coloro per i quali essere cattolici rappresenta, in Paesi meno noti alla cronaca, un elemento ‘distintivo’ che comporta rischi molto concreti di pressioni e gravi emarginazioni sociali”.
La candela-simbolo sarà tenuta accesa da coloro che aderiscono all’iniziativa nel giorno di Natale “affinché – proprio nella solennità della nascita di Cristo Salvatore – i cattolici che possono liberamente professare la propria fede siano vicini nella fede e nella preghiera a tutti coloro che spesso accanto alla gioia della natività, anche quel giorno, patiscono la persecuzione”.
Preghiera e unione spirituale con la Chiesa perseguitata sono due degli elementi fondamentali che, uniti alle opere concrete, caratterizzano l’attività di ACS, impegnata per la Chiesa sofferente da oltre 60 anni. L’associazione sovvenziona attualmente progetti in 140 Paesi con i fondi ottenuti dai suoi uffici in 17 Paesi.