Un viaggio indimenticabile

Il Centro Diocesano Vocazioni di Oppido M-Palmi e la squadra di calcio Saint Michel hanno partecipato ieri all’udienza generale del Papa in piazza San Pietro

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Una giornata davvero speciale quella che ieri il Centro Diocesano Vocazioni della Diocesi di Oppido M-Palmi e la società di calcio ASD Saint Michel hanno vissuto grazie al loro direttore e presidente don Gaudioso Mercuri. Una giornata di grande grazia trascorsa sin dalle prime ore del mattino in Vaticano dove hanno partecipato, con emozione all’udienza papale.
Il Santo Padre, durante la sua catechesi, ha richiamato con forza la potenza del messaggio evangelico di Cristo, affermando: “Gesù ha portato a tutti l’Amore di Dio che salva, non ha portato l’inimicizia ma un Amore grande aperto a tutti noi. Si è fatto prossimo agli ultimi comunicando loro la Misericordia di Dio che è Perdono, Gioia e Vita Nuova”.
Papa Francesco, in occasione della III Giornata Mondiale dello Sport per la Pace e lo Sviluppo indetta dalle Nazioni Unite, ha inoltre incitato ed incoraggiato i giovani a “vivere la dimensione sportiva come palestra di virtù nella crescita integrale degli individui e delle comunità”.
I calciatori della Saint Michel hanno così ricevuto una fondamentale conferma su come sia possibile ed auspicabile evangelizzare attraverso lo sport che, utilizzando un linguaggio universale, avvicina le persone, le fa incontrare appianandone i conflitti.
Don Gaudioso, che ha partecipato all’udienza sul sagrato, accanto al Santo Padre, ha poi consegnato al Santo Padre i doni per lui preparati: i simboli dei due gruppi incisi su pietra (CDV – ASD Saint Michel), realizzati da artigiani locali, e la maglia della squadra calcistica per lui appositamente creata con impresso il numero 10 e il nome “Francesco”.
Papa Francesco si è a lungo intrattenuto con don Gaudioso complimentandosi per il proprio operato, per il servizio alla Santa Chiesa e l’impegno profuso per il bene di tanti giovani. Ha inoltre fatto una raccomandazione: “Raccomanda ai tuoi calciatori prima della prossima partita di mangiare un peperoncino”.
Dopo l’udienza generale, il gruppo è stato accompagnato nel Palazzo apostolico per incontrare il cardinale Comastri del quale hanno potuto ascoltare la parola. Prima sono state lette due lettere per ringraziare il porporato per questa bella opportunità loro concessa e hanno poi consegnato quei doni che anche per lui erano stati preparati. Insieme a loro anche il sindaco di Gioia Tauro, dott. G. Pedà, ha omaggiato il Cardinale di una targa raffigurante il Santo Patrono della città.
Il cardinale ha quindi parlato al gruppo della Beata Teresa di Calcutta, presto Santa, che, universalmente riconosciuta come madre dei poveri, ha lasciato un esempio eloquente di cristianità per tutti, credenti e non credenti. Con grande attenzione e commozione, gli ospiti hanno ascoltato la testimonianza su Madre Teresa che è testimonianza dell’Amore di Dio che da lei accolto ne ha trasformato la vita in un dono totale ai fratelli.
“Madre Teresa – ha detto Comastri – mi ha insegnato tante cose della vita. Anzitutto l’importanza fondamentale della famiglia. Tutto comincia proprio da lì”. Ha insegnato a tutti che bisogna vivere il proprio servizio nella vita sapendo accogliere l’altro con il sorriso, senza scoraggiarsi lasciando che l’egoismo non prevalga sull’amore ricordandosi che tutto è possibile grazie alla forza della fede alimentata dalla preghiera e dall’amore verso il prossimo.
Anche il porporato ha lasciato alcuni piccoli doni da parte sua, a ricordo di questo incontro, ed ha fatto accompagnare il folto gruppo in visita privata alle grotte vaticane e alla Porta Santa. La giornata di preghiera è poi continuata con la visita al Santuario della Divina Misericordia dove don Mercuri ha presieduto la Santa Messa.
È emozione condivisa dal gruppo l’aver ricevuto una grande carica spirituale che è anche serenità e gioia profonda nel cuore: “abbiamo il cuore carico della gioia dell’amore di Gesù”.

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ZENIT Staff

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