Ribattezzata dalla stampa internazionale The Voice of God, acclamata dal pubblico di fedeli e non, Sister Cristina, Suor Cristina Scuccia è divenuta una star. Ora è impegnata in teatro dove interpreta la novizia Suor Maria Roberta, special guest del musical Sister Act al Brancaccio di Roma.
Partita alla volta della Capitale da Comiso, in Sicilia, per partecipare, senza fortuna, prima alle selezioni di Amici e poi, nel 2009, iscriversi all’Accademia delle orsoline Star Rose Academy, diretta da Claudia Koll, Cristina ha sempre desiderato di diventare cantante, prima ancora di “ricevere la chiamata”.
Una volta presi i voti, sono proprio le stesse consorelle a incoraggiarla a presentarsi alle selezioni di The Voice Italia, nel 2014, tra l’incredulità dei “giudici” e la calorosa accoglienza del pubblico, per poi vincere il contest, con un boom mediatico di oltre 78 milioni di click con il suo videodebutto No One di Alicia Keys. A un anno dall’esordio esplosivo, Suor Cristina continua ancora a fare notizia, col suo talento e la sua spiritualità. Per l’occasione ZENIT l’ha intervistata.
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Suor Cristina, l’arte può alimentare la fede?
Credo fermamente che la fede abbia bisogno della creatività artistica per essere proposta alle nuove generazioni. Dio è “Creatore”! Ad ogni modo, l’arte ha sempre trovato ispirazione nella fede quindi affermo che sicuramente l’arte può alimentare la fede.
Quando canta, come si sente?
Semplicemente me stessa!
C’è somiglianza tra il carattere e il vissuto della novizia Suor Maria Roberta che interpreta nel musical e il suo?
Entrambe riusciamo ad esprimerci meglio cantando piuttosto che parlando!
Si sarebbe mai aspettata di essere scelta per un musical così prestigioso, insieme alla bravissima Belia Martin?
Le vie del Signore sono infinite, Lui mi sorprende sempre!
Com’è stato lavorare in un cast internazionale e di successo?
Una delle esperienze più belle che abbia mai fatto… Dalla Viola Produzioni, a professionisti del calibro di Saverio Marconi, Rita Pivano, Davide Nebbia, Francesco Spizzirri, alla strepitosa Francesca Taverni e al fantastico Pino Strabioli, e a tutti i bravissimi attori, cantanti e ballerini del cast tra cui Belia Martin e Veronica Appeddu, con la quale ci alterneremo nel ruolo di Suor Maria Roberta, posso solo dire che tutto questo è Sister Act: “unico, travolgente, divino”!
Come hanno reagito, le sue consorelle alla notizia della sua partecipazione al musical?
Sono le prime che mi invitano sempre ad “andare per evangelizzare”. Credono nel miracolo della mia chiamata alla vita consacrata, avvenuta sul palco durante un musical mentre cantavo, recitavo e ballavo e quindi credono che è lì che Gesù voglia che venga testimoniato.
Dall’opinione pubblica, ha ricevuto, più critiche o più consensi?
Ho l’appoggio del Signore, potrei desiderare altro?
Papa Francesco, invece, come ha reagito? L’ha contattata?
Il Papa l’ho incontrato, è stato l’incontro più incredibile della mia vita e non posso dimenticare il suo sguardo luminoso e accogliente… Mi auguro che possa benedire quest’esperienza col suo cuore tenero e paterno.
La musica e il teatro possono essere utili per avvicinare i giovani alla fede?
Sono i mezzi più potenti e più diretti per far arrivare ai giovani messaggi chiari e importanti come l’Amore!
Ha altri sogni ancora da realizzare? Canterebbe per il Papa, al concerto di Natale, come Suor Maria Roberta?
Cantare per il Papa, in effetti, è uno dei miei sogni. spero di poterlo realizzare nei tempi che Dio sceglierà.
Press office Compagnia della Rancia -
Suor Cristina: “Quando canto sono me stessa”
Reduce dal grande successo del musical Sister act, la religiosa ed artista afferma: “La musica e il teatro sono i mezzi più potenti e diretti per trasmettere ai giovani messaggi d’Amore”