KÖNIGSTEIN, venerdì, 24 luglio 209 (ZENIT.org).- Sono necessarie dieci ore per spostarsi su una barca dalla città di Itacoatiara ai villaggi del fiume Arari, un affluente del Rio delle Amazzoni. Quando è arrivato padre Peter Shekelton, gli abitanti non vedevano un sacerdote da sei anni.
Questo giovane sacerdote proveniente dall’Inghilterra, spiega un comunicato dell’associazione caritativa “Aiuto alla Chiesa che Soffre” (ACS) inviato a ZENIT, lavora nelle favelas di San Paolo, dove i giovani non hanno speranze e vivono tra criminalità, droga e prostituzione.
Padre Shekelton è il primo a dire agli abitanti che la loro vita ha un senso. In estate si trasferisce in Amazzonia e visita i villaggi dove non si vede un sacerdote da moltissimo tempo.
In compagnia di alcuni giovani di San Paolo percorre quasi 3.000 chilometri. In più di 30 villaggi sulle rive dell’Arari, i fedeli aspettano l’arrivo del sacerdote e dei giovani evangelizzatori. Ora padre Peter li visita ogni anno.
“Quando arrivo l’anno successivo, mi rendo conto della morte di molti fedeli ai quali ho amministrato i sacramenti – ha spiegato ad ACS –. Alcuni muoiono letteralmente il giorno dopo, come se avessero aspettato di ricevere i sacramenti per morire”.
I giovani missionari che accompagnano il presbitero lo aiutano in tutti i modi: impartiscono la catechesi a bambini, giovani e adulti, si incaricano di preparare la Messa e registrano matrimoni e battesimi. La loro presenza fa sì che gli abitanti della foresta, che vivono praticamente isolati dal mondo esterno, non si sentano abbandonati o dimenticati.
La mortalità infantile nella regione è purtroppo molto alta. L’assistenza medica nella foresta è decisamente scarsa e la gente vive nella povertà più assoluta. Ai villaggi si arriva solo via fiume, e pochissimi aiutano la popolazione locale.
Nel frattempo, un numero sempre più alto di sette protestanti cerca di “catturare” i fedeli. La Chiesa cattolica non ha abbastanza pastori, ma negli otto anni del suo lavoro in Brasile padre Peter ha già accompagnato 20 giovani che in questo momento si stanno formando come sacerdoti.
La vocazione di padre Peter Shekelton è nata nel 1991 ascoltando padre Werenfried, fondatore di Aiuto alla Chiesa che Soffre, mentre predicava a Londra, in una Cattedrale di Westminster gremita, esortando a diventare eroi della carità e a superare se stessi.
Come sempre, quel giorno si raccolse una colletta, ma padre Werenfried disse: “Sarei disposto a consegnare tutta la colletta se un solo giovane tra voi volesse mettere la sua vita al servizio del Signore, per annunciare, come sacerdote, il Regno di Dio!”.
“Quel giorno non mi azzardai a chiedere a padre Werenfried di consegnarmi la colletta, ma oggi vi chiedo una piccola quantità delle offerte di quel giorno”, ha scritto ad ACS, che metterà a disposizione 6.000 euro perché lui e i suoi giovani missionari possano tornare a visitare anche quest’anno quanti vivono sulle rive del fiume Arari.