CASTEL GANDOLFO, lunedì, 18 agosto 2008 (ZENIT.org).- Un infarto ha colpito nella serata di sabato 16 agosto monsignor Wilhelm Emil Egger, Vescovo di Bolzano-Bressanone. Il prossimo Sinodo dei Vescovi di ottobre sulla Parola di Dio ha perso così il suo Segretario speciale.
Con “profonda emozione” il Papa, grande amico del presule, lo ha ricordato domenica, in occasione dell’Angelus tenutosi nel cortile del palazzo apostolico di Castel Gandolfo.
“L’avevo lasciato pochi giorni fa apparentemente in buona salute. Nulla faceva pensare ad una sua così rapida dipartita – ha confessato il Papa –. Mi unisco al cordoglio dei parenti e dell’intera diocesi, nella quale era apprezzato ed amato per il suo impegno e per la sua dedizione”.
Il Santo Padre ha quindi elevato al Signore “una fervida preghiera di suffragio per questo suo servo buono e fedele” e ha inviato la sua benedizione apostolica “al fratello religioso cappuccino, agli altri parenti e a tutti i sacerdoti, i religiosi, le religiose ed i fedeli della diocesi di Bolzano-Bressanone”.
Monsignor Egger, religioso capuccino, è nato a Innsbruck (Austria) il 14 maggio 1940. Nel 1944 suo padre morì in guerra e lui, con la madre e il fratello gemello Kurt, si trasferì a Vipiteno. Cinque anni più tardi morì anche la madre.
Assieme al fratello frequentarono il seminario Vinzentinum a Bressanone. All’età di 16 anni, il 29 agosto 1956, è entrato nell’Ordine dei Frati Minori Cappuccini ed è stato ordinato sacerdote, assieme al fratello gemello, il 29 giugno 1965.
I suoi studi teologici, lo portano a viaggiare in Svizzera, Roma e Gerusalemme. A 32 anni promuoveva come dottore l’Esegesi Biblica, che lo portò a diventare professore per il Nuovo Testamento e per la Filosofia teologica alla scuola superiore di Bressanone.
È nominato Vescovo della diocesi di Bolzano-Bressanone il 29 luglio 1986 e riceve l’ordinazione episcopale a Bressanone il successivo 31 agosto dal vescovo Joseph Gargitter coconsacranti l’arcivescovo Alessandro Maria Gottardi e il vescovo Reinhold Stecher.
Dal 28 luglio all’11 agosto 2008, monsignor Egger ha accolto il Benedetto XVI per il suo periodo estivo di riposo nella città di Bressanone.
Don Josef Matzneller, Amministratore diocesano e Vicario generale per i fedeli di lingua tedesca, ha reso note a “L’Osservatore Romano” le circostanze della morte di monsignor Egger.
“Dal momento che il Vescovo non arrivava a cena – ha raccontato –, la sua perpetua è andata a cercarlo e lo ha trovato senza sensi”.
“Così la perpetua ha subito avvisato il pronto soccorso. Il medico è arrivato immediatamente, ma ormai non c’era più nulla da fare. Il tentativo di rianimazione è durato circa tre quarti d’ora. Purtroppo tutto è stato inutile. Siamo tutti sconvolti per questa morte così improvvisa”.
Secondo il quotidiano della Sanbta Sede, “la scomparsa di monsignor Egger lascia anche un grande vuoto nell’assemblea sinodale del prossimo ottobre. Era un esperto e appassionato biblista, autore di importanti pubblicazioni sul tema della parola di Dio: proprio per questa sua preparazione il Papa gli aveva affidato il ruolo chiave di segretario speciale del sinodo dei vescovi che, dal 5 al 26 ottobre, avrà appunto per tema: ‘La parola di Dio nella vita e nella missione della Chiesa’”.
“È una grande perdita, ci mancheranno il suo contributo e la sua preparazione – ha dichiarato l’Arcivescovo Nikola Eterovic, Segretario generale del Sinodo dei Vescovi —. Era una persona amabile, sensibile ai problemi del mondo attuale che sapeva leggere sempre alla luce della Bibbia”.
Monsignor Egger aveva accolto con gratitudine e umiltà la nomina a Segretario speciale da parte del Papa. Egli avrebbe avuto il compito – spiega monsignor Eterovic – “di coordinare il lavoro degli esperti e di curare la redazione delle proposizioni e di altri documenti che i padri sinodali saranno chiamati a votare”.
“Si sarebbe inoltre occupato di approntare documenti, relazioni e di offrire spiegazioni e notizie a tutti coloro che lo richiedessero. Per svolgere un lavoro così complesso occorre un grande e autorevole specialista nella materia del sinodo e monsignor Egger certamente lo era”.
La sua speranza – aveva affermato a gennaio in un’intervista sempre a “L’Osservatore Romano”, nel giorno della sua nomina a Segretario speciale – era che il Sinodo potesse aiutare la Chiesa “a divenire sempre più un grande gruppo biblico composto da uomini e donne che, sotto la guida del magistero, partecipino alla lettura orante per essere evangelizzati e per essere evangelizzatori”.
Voleva che fossero coinvolti non solo Vescovi e sacerdoti, ma il più alto numero possibile di persone e tra le categorie non dimenticava nessuno includendo anche “i professori e i poveri”.
Considerava il Sinodo sulla Parola di Dio “una grazia per far crescere la consapevolezza del grande dono che Dio ci dà con la rivelazione e la Bibbia come rivelazione attestata”.