L'emergenza educativa chiede una formazione teologica

Lettera alla diocesi di Roma del Cardinale Vicario Agostino Vallini

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ROMA, martedì, 2 settembre 2008 (ZENIT.org).- In una recente lettera alla diocesi di Roma, il Cardinale Vicario Agostino Vallini ha ripreso la questione dell’“emergenza educativa” più volte richiamata da Benedetto XVI, rilanciando l’urgenza di una maggiore formazione teologica.

Già all’indomani della sua nomina, il Cardinale aveva sottolineato come suo primo obiettivo quello di lavorare attivamente “perché la Chiesa di Roma sappia educare alla speranza, continuando con rinnovata lena ad annunciare il Vangelo di Gesù Risorto, primizia della nostra speranza e di cooperare allo sforzo per rendere più bello, più umano e più fraterno, il volto di questa nostra città”.

A questo proposito, il porporato ha lodato l’importante lavoro portato avanti in questo ambito dall’Istituto Superiore di Scienze Religiose “Ecclesia Mater“, il cui preside è monsignor Giuseppe Lorizio.

L’Ecclesia Mater è un Istituto universitario, riconosciuto dalla Congregazione per l’Educazione Cattolica (1973) e dallo Stato Italiano (1985), sorto per provvedere alla formazione teologica culturale e pastorale dei fedeli laici attivi nella catechesi, nell’animazione dei gruppi ecclesiali e nell’insegnamento della religione cattolica.

L’Istituto offre un percorso accademico, strutturato secondo il modulo del 3+2, grazie all’adesione della Santa Sede al processo di Bologna. Rilascia i titoli di laurea triennale (baccalaureato), per una formazione teologica di base, e di laurea magistrale (licenza) in Scienze Religiose, che costituisce il titolo indispensabile per l’insegnamento della religione cattolica nelle scuole e per l’assunzione di specifiche responsabilità e ministeri nella comunità ecclesiale.

In tal modo, si legge ancora nella lettera, l’Istituto è a servizio sia delle parrocchie e di altre aggregazioni ecclesiali per la preparazione di persone capaci di vivere ed esprimere una “fede adulta e pensata”.

All’Istituto fa capo anche il Centro Diocesano di Teologia per Laici, che si propone, attraverso le sue dieci scuole distribuite su tutto il territorio della diocesi, di introdurre i laici allo studio della teologia e all’approfondimento della fede. Il corso si articola in tre anni, attivati in maniera ciclica.

“Queste scuole – spiega il porporato – offrono un percorso sistematico e ben strutturato, di cui possono giovarsi anche i catechisti e i collaboratori pastorali nei diversi ambiti parrocchiali e diocesani”.

“L’attività dell’Istituto – aggiunge – è caratterizzata ancora da una serie di iniziative di formazione e di aggiornamento, che possono incontrare l’interesse di tutti, supportata da una fecondo lavoro di ricerca, espresso in particolare nelle aree dedicate ai rapporti scienza/fede e teologia/scienze umane”.

A queste, sottolinea il Cardinale Vallini, “si affianca a partire dal prossimo anno accademico un importante progetto, attuato in collaborazione con un gruppo di docenti della Facoltà di Lettere e Filosofia di Tor Vergata, sul tema ‘Educare il pensiero-educare la fede’”.

Nel sottolineare l’esemplarità della diocesi del Papa, il Cardinale osserva poi che “Roma ha alle spalle 2000 anni di storia cristiana”, ma che “molti uomini e donne hanno bisogno di un nuovo annuncio”.

“Nella grande visione di Dio sul mondo – prosegue –, che ha il suo centro in Gesù Cristo (cfr. Efesini, 1, 1-14), ci è chiesto di proclamare, annunciare, rilanciare la Parola di Dio attraverso quella sfida educativa che, tra le molteplici forme e strumenti di espressione, annovera la formazione teologica dei laici”.

“Confido che nessuno si sottrarrà di proporla con convinzione a tante laiche e laici, così da moltiplicare nelle nostre comunità gli annunciatori coraggiosi della Parola che salva”, conclude poi.

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ZENIT Staff

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