CITTA’ DEL VATICANO, giovedì, 18 dicembre 2008 (ZENIT.org).- Benedetto XVI ha espresso questo giovedì il desiderio che la Chiesa, e in particolare la Santa Sede, sia sempre più presente in Internet.
E’ quanto ha chiesto durante l’udienza concessa ai dirigenti e dipendenti del Centro Televisivo Vaticano (CTV) accompagnati dai familiari, in occasione del 25° anniversario di fondazione.
All’udienza hanno partecipato anche il Cardinale John Patrick Foley, primo Presidente del Centro e Presidente emerito del Pontificio Consiglio per le Comunicazioni Sociali, insieme a padre Antonio Stefanizzi, per parecchi anni Segretario del CTV.
“Oggi giustamente si parla della ‘convergenza’ fra i diversi media”, ha detto all’inizio il Santo Padre nel suo discorso.
“I confini fra l’uno e l’altro si sfumano e le sinergie aumentano. Anche gli strumenti della comunicazione sociale al servizio della Santa Sede sperimentano naturalmente questa evoluzione e vi si devono inserire consapevolmente e attivamente”, ha affermato.
Il Santo Padre ha quindi espresso apprezzamento per la sempre più stretta collaborazione fra il CTV e la Radio Vaticana. Una collaborazione, ha sottolineato, che “è andata crescendo, perché nelle trasmissioni l’immagine e il suono non possono venire separati”.
Infatti, sia il CTV che la Radio Vaticana sono dirette dal portavoce vaticano, padre Federico Lombardi, S.I.
“Ma oggi Internet chiama a una integrazione sempre crescente della comunicazione scritta, sonora e visiva, e sfida quindi ad allargare e intensificare le forme di collaborazione fra i media che sono al servizio della Santa Sede”, ha osservato il Santo Padre.
In quest’ottica, il Papa ha sottolineato l’importanza del “positivo rapporto con il Pontificio Consiglio delle Comunicazioni Sociali, con cui vi incoraggio a sviluppare iniziative e approfondimenti fruttuosi”. Attualmente il Presidente di questo dicastero vaticano è l’Arcivescovo Claudio Maria Celli.
I principali servizi offerti dal CTV sono: trasmissioni in diretta, assistenze quotidiane, produzioni e archivio.
Nel suo indirizzo di saluto al Papa, padre Lombardi ha spiegato che “il CTV è una realtà di piccole dimensioni, ma con una grande missione”, indicata dallo Statuto: “contribuire all’annuncio universale del Vangelo, documentando con le immagini televisive il ministero pastorale del Sommo Pontefice e le attività della Sede Apostolica”.
Il Centro, ha spiegato, non è “una stazione televisiva con una propria programmazione, ma un centro di produzione che riprende e mette a disposizione delle televisioni di tutto il mondo le immagini dell’attività del Santo Padre, in diretta o registrate, a seconda delle situazioni”.
Così quando sul piccolo schermo di casa compaiono le immagini del Papa in Vaticano, anche se si sta “guardando la Rai o la Bayerische Rundfunk o la Cnn, nella quasi totalità dei casi all’origine ci siamo noi, anche se ciò non viene quasi mai detto”.
In un anno il CTV trasmette in diretta circa 230 avvenimenti – Angelus, Udienze Generali e altre manifestazioni o celebrazioni, ma anche le uscite del Santo Padre in Italia e nel mondo – e archivia circa 2000 ore di registrazioni.
“Lei, Santo Padre – ha concluso padre Lombardi – è sempre l’attore protagonista assoluto delle nostre riprese e delle nostre immagini, e l’occhio attento e potente delle nostre telecamere la segue con insistenza, in ogni momento della sua attività pubblica, da diverse angolature. È il nostro mestiere, il nostro dovere, lo facciamo con passione e gioia”.
“Dobbiamo ringraziare lei e i suoi collaboratori – ha quindi aggiunto – per la comprensione, la gentilezza e la disponibilità sempre dimostrate nei nostri confronti, e che sono condizione preziosissima per svolgere bene il nostro lavoro”.
“Il nostro occhio non è indiscreto – ha affermato poi –; l’immagine che diffondiamo intende sempre essere al servizio coerente del suo messaggio, rispondere all’attesa di innumerevoli persone che desiderano sentirla e vedere i suoi gesti, l’espressione intensa, paterna e gentile del suo volto mentre prega o mentre ci parla”.
“Persone che chiedono di essere confermate nella fede, incoraggiate sulla loro strada”, ha quindi concluso.
Fondato nel 1983, per volere di Giovanni Paolo II, il Centro Televisivo Vaticano è diventato a pieno titolo un organismo della Santa Sede nel 1996.
Dal 1998 il CTV ha iniziato la trasmissione del magazine settimanale “Octava Dies”, ritrasmesso in tutto il mondo dalle reti cattoliche italiane e dall’agenzia APTN.
Il CTV, con più di 4.000 ore di registrazioni, gestisce l’archivio più completo su Giovanni Paolo II.