Una festa delle famiglie anche per chi non sarà in Messico

Parla il Cardinale Antonelli, presidente del dicastero per la Famiglia

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di Mercedes de la Torre

CITTA’ DEL VATICANO, martedì, 13 gennaio 2009 (ZENIT.org).- Il Cardinale Ennio Antonelli, presidente del Pontificio Consiglio per la Famiglia, afferma che il VI Incontro Mondiale di Città del Messico sarà una festa per le famiglie, anche per quelle che non potranno essere presenti.

Prima di partire per la capitale messicana, il porporato, nominato alla guida del dicastero da Benedetto XVI nel giugno scorso, ha condiviso in un’intervista concessa a ZENIT le grandi speranza del Papa e della Santa Sede per questo incontro che dovrebbe riunire più di un milione di persone fino al prossimo 18 gennaio.

“L’Incontro Mondiale delle Famiglie è un evento di tale importanza e di tale significato che da solo invita a venire e, di fatto, vengono in moltissimi da ogni parte del mondo”, ha riconosciuto, sottolineando in particolare la presenza di “rappresentanti qualificati della società civile”.

“Quindi il mio appello è che i cittadini di Città del Messico e delle varie città messicane affluiscano in massa perché sarà certamente una grande festa, una festa bellissima, molto calda come amano i messicani”, ha aggiunto.

Visto che molte persone non potranno recarsi in Messico, il porporato ricorda che per radio, televisione e Internet sarà possibile seguire i momenti culminanti dell’Incontro: soprattutto l’evento di festa e testimonianza alle 18.00 ora locale del 17 gennaio, così come la Messa di domenica 18, che inizierà alle 9.00.

Il Cardinale invita ad “unirsi spiritualmente con la preghiera, interessandosi ai temi che vengono trattati, alle esperienze che vengono presentate; si possono anche avere dei benefici spirituali”.

“La Santa Sede, il Santo Padre ha concesso l’indulgenza plenaria non solo a chi partecipa fisicamente, ma anche a chi si collega attraverso i media all’evento di Città del Messico”, ha infatti ricordato.

Benedetto XVI, ha commentato, “sarà presente spiritualmente. Si è sempre interessato molto a tutta la preparazione e conosce molti particolari, molti dettagli”, “ma sarà presente anche proprio all’evento stesso con il suo videomessaggio, per l’evento del sabato, e poi con l’ascolto, la partecipazione alla Santa Messa della domenica, a tutta la celebrazione della Messa, e alla fine con un collegamento televisivo diretto in cui parlerà alla folla, darà la sua benedizione e annuncerà la sede del VII Incontro Mondiale delle Famiglie”.

Il porporato riconosce che l’Incontro è particolarmente importante per il Messico, il secondo Paese al mondo per numero di cattolici.

“La famiglia è molto amata nel Messico anche se incontra delle difficoltà, soprattutto a causa dell’immigrazione, della separazione dei coniugi, nel caso in cui uno debba andare a lavorare all’estero ecc…”.

La famiglia, ha concluso, “è molto sentita e molto amata e direi che in particolare le donne sono importanti nella storia del Messico. Hanno avuto dei momenti di risonanza anche storica. Quindi direi che la Madonna di Guadalupe ha dato la sua impronta non solo al Messico in generale, ma anche alla famiglia in Messico”.

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ZENIT Staff

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