CITTA’ DEL VATICANO, domenica, 28 giugno 2009 (ZENIT.org).- “La Chiesa cattolica intende contribuire in tutti i modi che le saranno possibili al ristabilimento della piena unità” di tutti i cristiani, ha detto questo sabato Benedetto XVI nel ricevere una delegazione del Patriarcato ecumenico di Costantinopoli.
La delegazione del Patriarca Bartolomeo I era guidata quest’anno dal Metropolita di Francia Emmanuel, direttore dell’Ufficio della Chiesa ortodossa presso l’Unione Europea, ed era composta dal Vescovo di Sinope, Athenagoras, assistente del Metropolita del Belgio, e dal diacono Ioakim Billis di El Fanar.
Secondo una tradizione avviata il 30 novembre 1969 dal Cardinale Johannes Willebrands, Presidente di quello che allora si chiamava Segretariato per l’Unità dei Cristiani, ogni anno ha luogo uno scambio di delegazioni tra la Chiesa cattolica e il Patriarcato ecumenico per le rispettive feste patronali: il 29 giugno a Roma per i Santi Pietro e Paolo e il 30 novembre a Istanbul per la festa di Sant’Andrea.
Nel suo discorso in lingua francese il Papa ha detto di guardare “con fiducia al positivo proseguimento dei lavori della Commissione internazionale mista per il dialogo teologico tra ortodossi e cattolici”, che si riunirà ad ottobre a Cipro.
A questo proposito il Papa ha sottolineato che il “ruolo del Vescovo di Roma nella comunione della Chiesa nel corso del primo millennio”, l’argomento cioè al centro dei lavori, è “un tema cruciale per le relazioni tra Oriente ed Occidente”.
“Lo studio di questo aspetto – ha aggiunto – è davvero indispensabile per poter approfondire globalmente tale questione nel quadro attuale della ricerca della piena comunione”.
Quindi il Pontefice ha espresso l’auspicio “che le incomprensioni e le tensioni verificatesi tra i delegati ortodossi in occasione delle ultime sessioni plenarie di questa commissione siano superate nell’amore fraterno, in modo che il dialogo sia più pienamente rappresentativo dell’ortodossia”.
La delegazione del Patriarcato ecumenico di Costantinopoli ha preso parte il 28 giugno ai primi Vespri presieduti dal Papa nella Basilica di San Paolo fuori le Mura, per la chiusura dell’Anno Paolino. L’anno scorso, all’inaugurazione di questa anno giubilare tenutasi nella stessa Basilica, era presente anche Bartolomeo I.