CITTA’ DEL VATICANO, giovedì, 2 luglio 2009 (ZENIT.org).- Entro cinque o sei anni potrebbero essere aperti gli archivi vaticani sulle azioni di Pio XII nella Seconda Guerra Mondiale, ha affermato monsignor Sergio Pagano, prefetto dell’Archivio Segreto Vaticano.
Il presule è intervenuto questo giovedì mattina a un briefing nella Sala Stampa della Santa Sede in occasione del lancio del volume “I documenti vaticani del processo di Galileo Galilei (1611-1741)”, del quale è curatore.
Il prefetto ha dichiarato che la decisione della data esatta dell’apertura degli archivi dipende strettamente dalla decisione del Papa, ma visto il tempo di cui hanno bisogno i ricercatori il processo potrebbe durare cinque o sei anni.
Secondo monsignor Pagano, si tratta di più di 700 casse di documenti che contengono testi della Segreteria di Stato e delle Nunziature che sottolineano la carità di Papa Pacelli durante il secondo conflitto mondiale.
“Chiunque si rivolgeva a lui: militari, prigionieri, parroci che avevano la Chiesa distrutta, professore che avevano perso l’insegnamento… Il Papa ha aiutato con una carità incredibile”, ha constatato.
Il prefetto ha commentato che la Santa Sede ha inviato grandi somme di denaro per opere di carità “durante e dopo la guerra”.
Secondo monsignor Pagano, in questi documenti sono inclusi anche “un organigramma di tutti gli italiani, delle condizioni della guerra nei campi di prigionia”, e “lettere dei Nunzi che descrivono la situazione dei prigionieri”.